SHINING

...forse siamo state anche noi per taluni maschere inconsapevoli ... chi lo sa! Cmq quando le maschere cadono è, per la maggior parte delle volte, una triste storia!

Carissima, questo post è davvero interessante. Io porterei il discorso un po’ oltre. L’ipocrita nasce come attore che recita una parte fino ad essere completamente e drammaticamente sopraffatto dal ruolo impersonato. L’ipocrisia dunque si sposta da un piano individuale ad un piano collettivo. Non più psicologia individuale ma psicologia sociale. Non si tratta a mio avviso di interpretare consapevolmente una parte per raggiungere degli scopi prefissati: questa è la falsità. Ma l’ipocrisia non è propriamente falsità consapevole. Spesso infatti non ci si accorge affatto di recitare ma ci si identifica totalmente col personaggio interpretato: una finzione suggestionata ed inconsapevole. La nostra civiltà è totalmente basata sull’ipocrisia. Siamo costretti dalla società ad essere ipocriti in nome della sua stessa sopravvivenza. E siamo ipocriti proprio perché non siamo liberi. La cultura dominante impone ruoli e comportamenti e noi non abbiamo scelta: recitiamo la parte fino ad identificarci completamente col personaggio da interpretare ed il più delle volte non ne siamo affatto consapevoli. Penso ad esempio agli uomini che non piangono mai, che non sono inclini alla tenerezza, all’affetto ed alla commozione perché ritengono che questi comportamenti siano segni di debolezza e loro sanno bene di “dover” apparire sempre forti e virili principalmente a loro stessi in quanto maschi. Oppure penso alle tante donne che con grande disprezzo disdegnano il corpo, l’erotismo e la sensualità carnale in nome di una più alta e raffinata sensibilità e quasi sempre si immedesimano totalmente in ciò che esprimono a parole. I maschi si ritrovano sempre a cercare sesso ed erotismo anche quando non ne hanno voglia e le donne sempre a mostrarsi disinteressate anche quando muoiono dal legittimo desiderio di volere un corpo di maschio. Il risultato è che tutti, uomini e donne, siamo mutilati nel profondo, costretti a rinunciare alle nostre più alte potenzialità espressive; ci immedesimiamo nei ruoli fino ad annientare la nostra vera personalità e le nostre vere pulsioni in nome di una cultura che ci spinge ad essere in quel modo piuttosto che in quell’altro e ne soffriamo immensamente poichè in questo modo non esprimiamo il nostro talento, non mettiamo in campo le nostre potenzialità specificatamente umane. Per concludere è la società che ci costringe ad essere ipocriti e spesso noi non abbiamo scelta. Ci caliamo nel personaggio senza esserne consapevoli e diamo vita al grande teatrino della vita sociale, marionette nelle mani delle nostre più grandi paure di ostracismo e solitudine. Questa è la vera ipocrisia secondo me.

Con la tua ormai nota abilità hai condotto il mio post sulla maschera...all'erotismo e alla sensualità carnale! Credi che alcune donne nascondano le loro vere pulsioni???? :-)))