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Post n°53 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da IntelligenteNONbasta
Un libro molto noto e molto amato. A queste dedica tutto se stesso, senza dubbi o intime lacerazioni. "L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima volta è già la vita stessa?" Tomáš conosce Tereza che, innamorata di lui, gli si offre con dedizione totale. Si amano, si sposano, si posseggono, ma in modo, per entrambi, diverso: Tereza è divorata dalla gelosia e dal desiderio di possesso totale, pur sapendo che Tomáš, tradendola spesso, le è sempre fedele. Parallela a questa loro storia, corrono le vicende di Sabine e Franz, un professore di Ginevra, col quale la donna, una pittrice ceca in esilio, amica di Tereza e di Tomáš, ha una relazione. I loro mondi si sfiorano senza capirsi: troppo diversamente sentono la vita, se stessi e gli altri. "Per Sabine vivere nella verità ... è possibile solo a condizione di vivere senza pubblico. Nell'istante in cui qualcuno assiste alle nostre azioni, volenti o nolenti, ci adattiamo agli occhi che ci osservano, e nulla di ciò che facciamo ha più verità ... Franz, invece, è convinto che nella divisione della vita in sfera privata e sfera pubblica sia contenuta l'origine di ogni menzogna ... Per lui 'vivere nella verità' significa abbattere la barriera tra il privato e il pubblico." Sabine si rende conto che il loro amore, reso pubblico, sarebbe presto diventato un peso insostenibile e lo lascia. Le angosce personali dei protagonisti si intrecciano alle angosce di un popolo. Se si crede che il mondo è stato creato in maniera giusta si è raggiunto "l'accordo categorico con l'essere". L'ideale estetico corrispondente è il Kitsh che elimina "dal proprio campo visivo tutto ciò che nell'esistenza umana è essenzialmente inaccettabile." Dai tempi della Rivoluzione francese, una metà dell'Europa viene chiamata sinistra e l'altra destra e non in base a principi teorici dato che "i movimenti politici non si fondano su posizioni razionali, ma su idee, immagini, parole, archetipi che tutti insieme vanno a costituire questo e quel Kitsh politico. L'idea della Grande Marcia ... è un Kitsh politico che unisce la gente di sinistra di tutte le epoche e di tutte le tendenze." "Prima di essere dimenticati, verremo trasformati in Kitsh. Il Kitsh è la stazione di passaggio tra l'essere e l'oblìo." Tereza chiarisce finalmente a se stessa il senso del suo rapporto col marito. "Siamo tutti pronti a vedere nella forza il colpevole e nella debolezza la vittima innocente. Ma ora Tereza si rende conto che nel loro caso è stato tutto il contrario! "Il tempo umano non ruota in cerchio, ma avanza veloce in linea retta. E' per questo che l'uomo non può essere felice, perchè la felicità è desiderio di ripetizione." E infine: l'uomo può essere felice Basta mettersi daccordo sulla parola "felicità". Diceva B. Russell, che si intendeva un po' di roba del genere, che le più complesse questioni filosofiche sono in fondo problemi di grammatica e di lessico.
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