Creato da: un10aprile il 06/06/2006
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DANNI MORALI

Post n°25 pubblicato il 18 Luglio 2006 da un10aprile
Foto di un10aprile

C’è qualcosa di comico e allo stesso tempo di drammatico nell’esito della vicenda taxi.

Gli assalti al palazzo, le paventate marce su Roma, i pestaggi, colorite rappresentazioni di un’Italia nostalgica, assumono un carattere parodistico se le si pensano affidate a un gruppo, pur nutrito, di uomini che perlopiù sono sintonizzati su Radio Kiss Kiss e che sono portatori sani del luogocomunismo più estremo (fa un caldo terribile, a Roma nun ce se move più, i politici so’ tutti uguali, ecc.).

Il dramma, invece, risiede nell’incapacità di autocritica della categoria nei confronti di quei colleghi che, pur minoranza, gettano ombre fosche sull’integrità morale dei tassisti, respingendo clienti non convenienti, rifiutando tragitti brevi, taroccando i tassametri, allungando i percorsi.

Non contenti si proclamano governatori delle città, ne bloccano i nodi vitali per la mobilità, costringono a lunghe deviazioni le linee del trasporto pubblico, lasciano a piedi migliaia di utenti nelle stazioni e negli areoporti, creando disagi costosissimi per la comunità.

E soprattutto affermando il modello della “voce grossa”.

Dicono di aver ottenuto una vittoria con il Governo.

Forse sarà pure così (o come dice Bersani, un pareggio), ma i veri sconfitti sono proprio loro, i tassisti, da oggi disprezzati da milioni di italiani.

 
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DARE UN SENSO

Post n°24 pubblicato il 14 Luglio 2006 da un10aprile
Foto di un10aprile

Cosa vuol dire fare politica oggi (in Italia)?

Io credo che nel dibattito che, in molti, ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi, quello legato alla costruzione del Partito Democratico, dovrà esserci anche questo tema.

Non è secondaria, infatti, una riflessione sul fare politica, sull’impegno militante, sullo stare in una forza politica, anche ai fini di un ripensamento della sua forma organizzativa.

In questi anni una certa cultura egoistica dominante, in parte sovrapponibile con il fenomeno del Berlusconismo, in parte strutturale alla cultura italiana, ha determinato un mutamento del significato dell’esperienza militante, che appare oggi sempre più caratterizzato da una forte componente di ambizione personale e personalistica.

Chi fa politica lo fa mettendo al centro le proprie ambizioni e puntando ad un percorso di crescita, inteso come progressiva conquista di ruoli (nel partito, nelle istituzioni, in enti, ecc.) e sempre meno con spirito di servizio.

Distinguere la sana ambizione, che è quella in grado di coniugare un forte riferimento ai valori e agli ideali con la presunta capacità di saperli affermare nella pratica politica, da quella tutta orientata all’affermazione di sé (per il potere), è un’operazione spesso complessa.

Il punto vero, allora, sembra quello di come incrementare i livelli di democrazia interna e come potenziare i processi di selezione (e formazione) delle classi dirigenti all’interno delle forze politiche.

Più forti saranno questi elementi, tanto maggiore sarà la possibilità di contenere le degenerazioni.

Tentando, al contempo, di avviare una riflessione profonda sulla possibilità e necessità di restituire alla politica e alla militanza un collegamento forte al senso e significato della nostra esperienza esistenziale.

 
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CITTA' IN OSTAGGIO (parallelismi)

Post n°23 pubblicato il 14 Luglio 2006 da un10aprile
Foto di un10aprile

Due città prigioniere di reazioni diverse (e spropositate).

Roma è ostaggio dei tassisti, che hanno ripreso la loro protesta in barba a qualsiasi norma (scritta o comportamentale) sugli scioperi; il decreto Bersani (sulla competitività e in accoglimento di alcune proposte da tempo avanzate dalle associazioni dei consumatori) potrà essere anche corretto, almeno nel metodo, ma è veramente intollerabile che una categoria (o corporazione?) utilizzi strumenti come il blocco del traffico per protestare...

Più grave la situazione a Beirut. I bombardamenti israeliani rischiano di far precipitare una situazione già tesissima.

Appaiono sempre più evidenti le responsabilità della comunità internazionale e, in particolare, del cambio di strategia degli Stati Uniti che, con Bush, hanno di fatto sospeso qualsiasi attività diplomatica di pacificazione del Medio Oriente.

(la foto è di Cristiano Franceschi)

 
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DIVISIONI 2 (in risposta ai critici)

Post n°22 pubblicato il 13 Luglio 2006 da un10aprile
Foto di un10aprile

Da Repubblica.it

L'Unione ha trovato l'accordo per il sì al decreto per l'Afghanistan. Lo ha annunciato Dario Franceschini (Dl) al termine della riunione dei capigruppo del centrosinistra con il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema. «Tutti i gruppi presenti hanno confermato che voteranno il decreto e che nelle prossime ore, dopo aver parlato con i presentatori, saranno ritirati gli emendamenti. Da domattina ci metteremo insieme a scrivere la mozione parlamentare» ha riferito Franceschini.

!!!!!!!

 
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DIVISIONI (e lezioni di stile)

Post n°21 pubblicato il 12 Luglio 2006 da un10aprile

Non voglio approfondire circa i motivi che hanno portato un esiguo gruppo di deputati e senatori della maggioranza a dissentire rispetto al decreto per il rinnovo della missione di pace in Afghanistan.

Rilevo solamente che esiste un programma, con il quale l'Unione si è presentata agli elettori, nel quale si cita esplicitamente il sostegno dell'Italia alle missioni "deliberate" dall'ONU.

C'è poi una questione di stile, che nel caso in questione consiste, forse, nel volersi distinguere ad ogni costo.

 
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