DALAI LAMA
Ci sono molte discrepanze tra come le cose appaiono e come sono in realtà. Una cosa non permanente può sembrare permanente. Anche le fonti di dolore, come gli eccessi alimentari, la sigaretta, la vita di coppia, talvolta paiono fonti di piacere, ma a lungo andare non lo sono affatto. Ciò che in ultima analisi porta alla sofferenza non viene visto per quello che è davvero, ma viene scambiato per una via verso la felicità. Sebbene vogliamo la felicità, a causa dell'ignoranza non sappiamo come ottenerla; sebbene non vogliamo il dolore, a causa della comprensione erronea di ciò che lo causa ci adoperiamo per ottenere proprio le cause del dolore.
Leggi qui.Tenzin Giatso
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Albero di NataleLo abbiamo finalmente fatto, ebbene sì, anche quest'anno, sempre lo stesso albero finto, le stesse decorazioni dello scorso anno, ma con qualche aggiunta. Peccato che, una volta smontato, debba metterlo via per il prossimo anno, palline comprese. Mi ricordo quand'ero piccola: l'albero vero, che mio nonno portava a casa dal mercato, aveva un profumo buono e, una volta smontato, lo piantava nel giardino, tutt'un'altra cosa. E poi le decorazioni non erano di plastica e nemmeno di vetro, ma ai rami appendevamo torroncini, caramelle e biscotti fatti in casa e alla base, poi, mettevamo i mandarini e le arance, che erano un lusso che ci si poteva permettere giusto a Natale. Vabbè, altri tempi! E che dire del presepe? Il muschio, la carta stagnola per fare il ruscello e la farina per la neve impegnavano tutta la famiglia, il fuoco acceso riscaldava la stanza, che odorava di bucce d'arancia. Fuori c'era la neve e il nonno faceva il pupazzo, come solo lui sapeva fare, occhi di carbone, naso di carota e berretto di lana, noi bambini giocavamo con le palle di neve. Sì, perchè una volta, a Natale nevicava, sapete! Adesso è cambiato tutto, ma proprio tutto. Non so voi, ma io non sento più quell'atmosfera natalizia di una volta, anche se i balconi sono illuminati e qualcuno fa ancora l'albero, ma non sento più le risate dei bambini per le strade della città, non giocano più con le palle di neve, ma con le play station, chiusi in casa, con i termosifoni a manetta. E' il progresso, inevitabile. Comunque BUON NATALE! |
Inviato da: cassetta2
il 28/04/2020 alle 17:00
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il 13/03/2019 alle 09:56
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 10/01/2019 alle 12:48
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 23/12/2018 alle 21:33
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il 21/12/2018 alle 10:09