I miei pensieri

Albero di Natale


Lo abbiamo finalmente fatto, ebbene sì, anche quest'anno, sempre lo stesso albero finto, le stesse decorazioni dello scorso anno, ma con qualche aggiunta. Peccato che, una volta smontato, debba metterlo via per il prossimo anno, palline comprese. Mi ricordo quand'ero piccola: l'albero vero, che mio nonno portava a casa dal mercato, aveva un profumo buono e, una volta smontato, lo piantava nel giardino, tutt'un'altra cosa. E poi le decorazioni non erano di plastica e nemmeno di vetro, ma ai rami appendevamo torroncini, caramelle e biscotti fatti in casa e alla base, poi, mettevamo i mandarini e le arance, che erano un lusso che ci si poteva permettere giusto a Natale. Vabbè, altri tempi! E che dire del presepe? Il muschio, la carta stagnola per fare il ruscello e la farina per la neve impegnavano tutta la famiglia, il fuoco acceso riscaldava la stanza, che odorava di bucce d'arancia. Fuori c'era la neve e il nonno faceva il pupazzo, come solo lui sapeva fare, occhi di carbone, naso di carota e berretto di lana, noi bambini giocavamo con le palle di neve. Sì, perchè una volta, a Natale nevicava, sapete! Adesso è cambiato tutto, ma proprio tutto. Non so voi, ma io non sento più quell'atmosfera natalizia di una volta, anche se i balconi sono illuminati e qualcuno fa ancora l'albero, ma non sento più le risate dei bambini per le strade della città, non giocano più con le palle di neve, ma con le play station, chiusi in casa, con i termosifoni a manetta. E' il progresso, inevitabile. Comunque BUON NATALE!