DALAI LAMA
Ci sono molte discrepanze tra come le cose appaiono e come sono in realtà. Una cosa non permanente può sembrare permanente. Anche le fonti di dolore, come gli eccessi alimentari, la sigaretta, la vita di coppia, talvolta paiono fonti di piacere, ma a lungo andare non lo sono affatto. Ciò che in ultima analisi porta alla sofferenza non viene visto per quello che è davvero, ma viene scambiato per una via verso la felicità. Sebbene vogliamo la felicità, a causa dell'ignoranza non sappiamo come ottenerla; sebbene non vogliamo il dolore, a causa della comprensione erronea di ciò che lo causa ci adoperiamo per ottenere proprio le cause del dolore.
Leggi qui.Tenzin Giatso
« Troppo molle! | Pace » |
L'assassino di Chiara è stato condannato a 16 anni di reclusione, anzichè 30 come richiesti dal P.M. Giustizia è fatta? Sì e no. Il codice di procedura penale andrebbe cambiato, non si tiene conto del dolore delle vittime, ma c'è solo compassione per il colpevole e questo non va bene. I genitori della povera Chiara cercavano solo giustizia, a loro non importa del risarcimento in denaro, la figlia non c'è più e nessuna somma di denaro gliela può restituire. Comunque 16 anni per un omicidio con l'aggravante della crudeltà sono pochi, a mio parere. Siamo in Italia e le cose vanno così, purtroppo. E chissà, la pena potrebbe ancora diminuire, se ricorrerà in cassazione. Un abbraccio ai genitori di Chiara. |
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