DALAI LAMA
Ci sono molte discrepanze tra come le cose appaiono e come sono in realtà. Una cosa non permanente può sembrare permanente. Anche le fonti di dolore, come gli eccessi alimentari, la sigaretta, la vita di coppia, talvolta paiono fonti di piacere, ma a lungo andare non lo sono affatto. Ciò che in ultima analisi porta alla sofferenza non viene visto per quello che è davvero, ma viene scambiato per una via verso la felicità. Sebbene vogliamo la felicità, a causa dell'ignoranza non sappiamo come ottenerla; sebbene non vogliamo il dolore, a causa della comprensione erronea di ciò che lo causa ci adoperiamo per ottenere proprio le cause del dolore.
Leggi qui.Tenzin Giatso
Messaggi di Febbraio 2015
Salvatore Parolisi è l’assassino della moglie Melania Rea è questo è certo: l’ha uccisa con 35 coltellate. L’uomo, già condannato in primo grado all’ergastolo, poi a 30 anni dal giudice d’appello, è stato confermato colpevole, ma avrebbe agito senza l'aggravante della crudeltà. Per questo motivo, la Cassazione ha ritenuto che la pena comminata a Parolisi sia stata eccessiva e che pertanto gli anni da scontare da parte dell’uomo vadano ridotti. Sono basita: 35 coltellate non sono crudeltà? Come sarebbe, allora, la crudeltà, secondo loro? Ma insomma: uno che uccide, una volta non è capace d'intendere e volere, un'altra volta non è crudele e alle vittime nessuno pensa? Ma che giustizia è? |
Più che ricordi sono incubi e riguardano mia madre, la sua cattiveria, i suoi modi bruschi, lei voleva essere al centro dell'attenzione di tutta la famiglia. Ogni giorno erano urla contro mio padre, contro i nonni e contro di me. Praticamente lei era la "padrona" di ogni cosa e di ogni persona, tutto era suo, anch'io ero sua, come una bambola da vestire, lavare e pettinare. Non mi faceva mancare nulla, ma non mi dava quello di cui avevo bisogno: il suo amore. Ricordo solo i suoi occhi grigi, che mi fissavano indagatori e accusatori. Non è vero che le mamme sono tutte amorevoli, alcune forse sì. Ricordo che in primavera andavo a raccogliere le viole nei prati vicino a casa e le portavo a lei per farla felice, ma era solo un attimo, poi tornava tutto come prima. Sono cresciuta nella paura; perfino quella volta che ero caduta dalla bicicletta, e mi si era infilato il manubrio in un occhio: sanguinavo, ma non sono tornata subito a casa, perchè avevo paura di essere sgridata o picchiata da lei e sono andata in casa di un amichetto per lavarmi l'occhio, solo quando se n'era andato tutto il sangue, ho avuto il coraggio di tornare a casa. E poi le minacce terribili.....Me ne volevo andare, ma non ne avevo il coraggio e poi a quei tempi non c'era "chi l'ha visto?". Ero troppo timida e paurosa. Oggi i ragazzi sono più coraggiosi, o incoscienti forse. Dico sempre che non voglio pensare al passato, ma è il passato che pensa sempre a me, non posso cacciarlo via. |
Ironia macabra. Una volta i bambini venivano vestiti da Zorro, oggi da terroristi, con tanto di coltello, anche se di plastica. |
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/16/libia-armiamoci-partiamo-per/1429149/ Non si può evitare di andare a farsi ammazzare? Secondo me, sì: basta non andare. L'Italia ripudia la guerra Tanti anni fa' chiesero ad Albert Einstein con quali armi si sarebbe combattuta la terza guerra mondiale e lui rispose...
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TRILUSSA - La maschera Vent’anni fa m’ammascherai pur’io! |
Inviato da: cassetta2
il 28/04/2020 alle 17:00
Inviato da: sanvass
il 13/03/2019 alle 09:56
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 10/01/2019 alle 12:48
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 23/12/2018 alle 21:33
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 21/12/2018 alle 10:09