1) Competenze relative alle conoscenze richieste: conosce le principali tipologie di utenti e le problematiche connesse; conosce le diverse fasi di elaborazione dei progetti di intervento personalizzati; riconosce per i vari ambiti, le dinamiche relazionali appropriate per rapportarsi all’utente sofferente, disorientato, agitato; è in grado di riconoscere le situazioni ambientali e le condizioni dell’utente per le quali è necessario mettere in atto le differenti competenze tecniche; conosce le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazione dei problemi generali e specifici relativi all’utente; conosce le condizioni di rischio e le più comuni sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione; conosce i principali interventi semplici di educazione alla salute, rivolti agli utenti e ai loro famigliari; conosce l’organizzazione dei servizi sociali e sanitari e quella delle reti informali. 2) Competenze relazionali: sa lavorare in équipe. si avvicina e si rapporta con l’utente e con la famiglia, comunicando in modo partecipativo in tutte le attività quotidiane di assistenza; sa rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando il dialogo. è in grado di interagire, in collaborazione con il personale sanitario, con il malato morente; sa coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori; sa sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione a iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale; è in grado di partecipare all’accoglimento dell’utente per assicurare una puntuale informazione sul servizio e sulle risorse; è in grado di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità; affiancandosi ai tirocinanti, sa trasmettere i propri contenuti operativi. O.S.S.
OSS....chi sei e cosa fai 3!!!!!
1) Competenze relative alle conoscenze richieste: conosce le principali tipologie di utenti e le problematiche connesse; conosce le diverse fasi di elaborazione dei progetti di intervento personalizzati; riconosce per i vari ambiti, le dinamiche relazionali appropriate per rapportarsi all’utente sofferente, disorientato, agitato; è in grado di riconoscere le situazioni ambientali e le condizioni dell’utente per le quali è necessario mettere in atto le differenti competenze tecniche; conosce le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazione dei problemi generali e specifici relativi all’utente; conosce le condizioni di rischio e le più comuni sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione; conosce i principali interventi semplici di educazione alla salute, rivolti agli utenti e ai loro famigliari; conosce l’organizzazione dei servizi sociali e sanitari e quella delle reti informali. 2) Competenze relazionali: sa lavorare in équipe. si avvicina e si rapporta con l’utente e con la famiglia, comunicando in modo partecipativo in tutte le attività quotidiane di assistenza; sa rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando il dialogo. è in grado di interagire, in collaborazione con il personale sanitario, con il malato morente; sa coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori; sa sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione a iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale; è in grado di partecipare all’accoglimento dell’utente per assicurare una puntuale informazione sul servizio e sulle risorse; è in grado di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità; affiancandosi ai tirocinanti, sa trasmettere i propri contenuti operativi. O.S.S.