Il danno

Post N° 8


Telefonai a mia madre e le chiesi di tenermi i bambini per il fine settimana. Inventai una rimpatriata fra amiche e preparai una valigia.La sera dopo ero in macchina, questa volta sola...a ripercorrere la strada che avevo fatto, per la fine delle vacanze solo un quindici giorni prima.In quella valigia avevo chiuso le bugie, l'ipocrisia...il desiderio di tradire chi amavo...le mie debolezze e le mie certezze. Ad ogni km percorso, avevo la netta sensazione di andare incontro al patibolo. Feci due soste per il caffè... e mi convinsi che stavo sbagliando...ma che stavo facendo? Io?La vita l'avevo davvero vissuta bene. L'adolescenza era stata frenetica, ricca di esperienze e verso i diciotto anni mi si esra spalancato il mondo. Insomma non ero certo una di quelle donne che si erano sposate a sedici anni e ora scalpitavano per qualcosa che non avevano vissuto.L'amore, il sesso...i tradimenti, i sotterfugi...già fatto, già visto, già dato.La vita ora scorreva serena e l'amore per mio marito era la base di tutto. Come potevo essere arrivata a commettere una tale sciocchezza...col rischio di perdere ciò amavo?Eppure spingevo sull'accelleratore...e mentre la mia testa andava in una direzione, il mio corpo era già altrove.Arrivai a Ischia stravolta ed eccitata come una ragazzina. I capelli stretti in una treccia erano ormai un groviglio unico. La camicetta di raso, sembrava uno straccio e non vedevo l'ora di togliermi i jeans e buttarmi sotto la doccia.Salii nella camera dell'Hotel...ormai semideserto, avvisai a casa che ero arrivata, e telefonai subito alla mia amica di Napoli." Betta sono arrivata"Nel giro di due ore bussò alla porta della mia stanza." Ma cosa stai combinando" mi disse sorridendo..."pensavo avessi messo la testa apposto. Sei pazza!!!".Parlammo fino all'ora di cena, quando arrivò il momento di scendere in sala.Ero stata davanti allo specchio per pochi minuti...facevo fatica a guardarmi...eppure quello che vedevo...mi piaceva. Una giovane donna molto attraente.Entrammo nella sala e ci andammo a sedere in un tavolo un pò appartato, il cuore mi scoppiava nel petto, mi guardavo in giro come una preda senza scampo...cercavo i suoi occhi, il suo sorriso. Perchè non c'era? Dio che angoscia, perchè non c'era!?Cercavo di mantenere un certo contegno...la mia amica parlava, parlava...e io non capivo una parola, facevo le supposizioni più assurde...e per un'attimo mi balenò un'idea nella testa.E se avesse solo giocato? E se mi avesse presa in giro? E se avesse solo voluto dimostrare di saper fare il grande seduttore con la prima tardona che passava?Forse una scommessa con qualche amico?Ecco c'ero cascata in pieno!!!In fondo da quando gli avevo detto che sarei andata a trovarlo...i suoi messaggi si erano fatti più laconici, e al telefono era quasi sfuggente!Oddio come avevo fatto a non capire!!!? Che stupida...