Il danno

Post N° 30


Feci quei tre piani di corsa, col fiatone e le lacrime agli occhi. Arrivata davanti alla sua stanza, aprii ed entrai, richiudendo la porta con la schiena. Rimasi appoggiata pochi secondi ma bastarono per rendermi conto che non c'era già più. Avrei voluto le sue braccia. Invece avevo solo tanta confusione e provavo disprezzo per me stessa. Ma come....ero in vacanza con la mia famiglia, i miei tornavano da una giornata intensa desiderosi di condividere con me, con la loro madre, ogni singolo momento...ed io cosa facevo? Sparivo in una camera tre piani sopra la nostra per ributtarmi fra le braccia di un ragazzino con il quale avevo fatto l'amore solo poche ore prima.Ma che razza di persona ero? Che squallida donna stavo diventando? Mi sembrava di impazzire, mi scoppiava la testa...e ricominciai a sentire quel pianto di bambino che mi tormentava."Dio mio stò impazzendo" pensai tenendomi la testa con le mani. " Stà succedendo ancora...non è possibile"Mi buttai sul letto ancora disfatto e, rimasi immobile a guardare il soffitto con quel pianto nelle orecchie che mi distruggeva. Poi presi carta e penna dalla scrivania."Infondo non abbiamo mai parlato di noi... non ci conosciamo, anche se nelle viscere più profonde sei parte di me e ti sento dentro come poche cose nella vita. In questo momento ti direi che potrei anche lasciare tutto, per restare a vivere questa storia senza tempo...per il tempo che ci sarà concesso. Butterei tutto e resterei con te. Ho sempre pansato che fossero delle pazze, quelle donne che lasciano tutto per un'amore...ma solo ora capisco quanto un'amore possa essere devastante, quanto un'amore possa andare oltre la ragione, il destino e la volontà. Se potessi scegliere adesso, sceglierei te, se fossi più pazza di quanto lo sono stata fino ad oggi...sceglierei noi. Ma non posso scegliere amore mio...non posso perchè c'è un'amore ancora più grande dentro la mia anima dilaniata...l'amore per i miei figli. Non potrei mai continuare a vivere senza di loro, non potrei essere felice, non potrei respirare. Pensa che io sia la peggiore delle donne se vuoi, ma non la peggiore delle madri. Se ti avessi trovato quì, forse ti avrei solo stretto al cuore e avrei lasciato che i silenzi parlassero per me. Ti ho amato, di un'amore sconosciuto. Ti amerò per sempre... se mi ami anche tu, non mi cercare più...mai più. Resteremo noi, nei nostri cuori e non dimenticheremo, questo amore fuori dal tempo e dalla ragione. Ciao amore mio, è giusto così. Ti adoro".Rimasi ferma, in piedi davanti a quel foglio, che lasciai sul letto insieme alla chiave.Tornai nella mia stanza, i  bambini erano nella vasca tutti insieme e Pietro guardava la televione sdraiato sul letto. Gli dissi che sarebbe stato bello andare a mangiare in quella baita....erano gli ultimi due giorni e cambiare menù, non mi dispiaceva.Ci organizzammo con tutti gli altri, e quella sera non si cenò in albergo.Mi feci bella...anzi bellissima, indossai il vestito che piaceva a mia figlia e sciolsi i capelli come amava Pietro. Sfoderai il sorriso più dolce, presi i piccoli per mano e con l'anima a pezzi mi avviai alla macchina.