Il danno

Post N° 31


.........tre.........due........uno.........respiri profondamente e apra gli occhi. Bene.......così, respiri ancora......molto bene Beatrice, come si sente?  " Confusa, un pò confusa....ma bene" risposi."Abbiamo fatto un buon lavoro, siamo riusciti a tornare indietro di molti anni, però del suo disturbo, solo un brevissimo accenno alla fine. Un pò poco per capirne la natura". Mi disse il medico." Ma come, solo un breve accenno?" risposi sorpresa... io il pianto l'ho sentito tutto il tempo...." Dovremmo rivederci e tornare ancora più indietro, scavare nella sua memoria fino a quando non comparirà qualcosa a cui aggrapparci...non è facile Beatrice. Abbiamo fatto un lungo e laborioso allenamento prima di arrivare fin quì. Le ho spiegato che questa tecnica ci mette a diretto contatto con la fonte di tutti i nostri problemi psicologici, come le ossessioni, le fobie e le paure....si va a toccare la sfera inconscia. Probabilmente ci sono situazioni che non abbiamo neanche sfiorato. Lo faremo un'altra volta. Ora lasciamo passare un pò di tempo, poi ci rivediamo"."Dottore...quanto tempo dovrà passare ancora? Il mio problema è tornato fuori da un paio d'anni...da quando insomma....decisi di non rivedere più quel ragazzo.... io non posso continuare così....mi creda è insostenibile"." La fretta non ci aiuterà di certo, l'anisia contribuirà ad ingigantire il problema... mi dia retta, vediamoci tra tre settimane e vedrà che piano piano tutto si risolverà. Arrivederci Beatrice."Uscii dal suo studio alleggerita nel portafogli e non nell'animo, come avrei sperato....ma certo capivo che in una seduta, avrebbe avuto del miracoloso, risolvere un problema che mi portavo addosso da più di vent'anni.Prima di tornare a casa, passai dall'ufficio e presi del lavoro da finire, quella sera avrei dovuto mettermi in pari con le tavole. Presi la scatola dei colori a tempera e un paio di pennelli...il fiele di bue...la carta velina e tornai alla macchina.Ecco di nuovo quel pianto ossessionarmi. Feci come mi aveva suggerito il medico....accesi l'auto radio e canticchiai anch'io.Giunta a casa per fortuna era tutto passato. Preparai la cena e con mia sorpresa notai che avevamo un'ospite quella sera....era Marta, la "simpatia" di mio figlio Andrea. Molto carina pensai, mi piaceva Marta, bionda ed eterea come una bambolina di porcellana...educata e simpatica. Andrea cambiava come il giorno dalla notte quando c'era lei...e benchè fosse un bravo ragazzino, la vicinanza di lei lo rendeva ancora più carino.Verso le dieci, Andrea l'accompagnò a casa...per fortuna solo poche centinaia di metri, io mi misi a lavorare. I piccoli dormivano da un pezzo.Accesi la radio...per evitare "visite" sgradite e iniziai a dipingere.