Il danno

Post N° 32


Quella notte feci fatica a prendere sonno, mi rigiravo nel letto vuoto. Pietro era via per lavoro. Accesi la televisione e la sintonizzai su un canale di sola musica. Ma i pensieri erano troppo forti e si confondevano tra le note di quelle canzoni.La spensi e cercai di dormire. Dopo un'ora mi ritrovavo a cercare ancora la posizione...uno strazio, mille sussurri mi stordivano, inizi di frasi lasciate sospese...poi ancora lo sforzo di dormire. La giornata era stata intensa...la seduta, difficile e impegnativa. Mi sentivo come svuotata...l'aver tirato fuori quella storia, mai dimenticata, doveva aver fatto leva su sensazioni credute assopite.Invece...ora...se chiudevo gli occhi era il suo viso che vedevo...quel dolcissimo viso da bambino. Rimbombavano le sue parole, e sentivo il suo profumo acerbo. Mi si formava un groviglio nello stomaco, ancora, al sol pensarlo.Nella notte tutto è ovattato e avvolto da mistero...i sensi sono intorpiditi e pare di vivere nella terra di nessuno. Per un attimo fui tentata di comporre il suo numero...solo per sentire la sua voce... ma non lo feci. Riaccesi la televisione, guardai un vecchio programma in replica, senza prestare attenzione. Si aprì la porta della camera..." mamma...non dormi?" mi chiese Andrea..." no amore..." ... " posso chiederti una cosa..." " certo dimmi" " quand'è che si capisce di essere innamorati? " mi disse con aria seria. " Bè non per tutti è uguale" risposi... " ognuno ha un modo speciale di sentirsi... tu che sintomi ?" gli chiesi sorridendo.Non rispose al mio sorriso e ancora più serio mi rispose..." Io quando la vedo...stò male, mi viene mal di pancia...però se non la vedo stò peggio. Stasera, quando l'ho accompagnata sotto casa, avrei voluto che rimanessimo a parlare ancora... lei mi guarda e io non sò più cosa stò dicendo...mi sento un cretino, però non vedo l'ora che venga domani per rivederla a scuola."Bene pensai...almeno ora abbiamo un motivo valido per andarci...a scuola!Cercai di stare seria però, capii che la situazione era delicata e lui stava chiedendo aiuto..." sai Andrea alla tua età non si sà bene come comportarsi quando si provano certi sentimenti...io penso che tu sia molto preso da lei, quindi l'unico consiglio che mi sento di darti, è di essere molto carino ed educato...se lei prova lo stesso tuo sentimento poi..." mi interruppe dicendo eccitato " sì sì lei mi ama...l'ha detto alle sue amiche e loro me lo hanno riferito!!!"...." bene Andrea allora....invitala al cinema sabato pomeriggio e..." mi interruppe ancora e con gli occhi sbarrati mi disse " mamma sei un genio...grazie grazie, domani le dico del cinema...poi sò cosa fare!!!! Buonanotte mami!!!" E si volatilizzò nella sua camera.Rimasi col sorriso stampato sulle labbra e ripensai al mio primo amore...a quanto fosse stato forte e soave. Poi mi resi conto di una frase che mi era uscita poco prima..."alla tua età non si sà bene come comportarsi quando si provano certi sentimenti..." Perchè alla mia sì? Io forse sapevo come comportarmi? Sì è vero...due anni prima ero riuscita a troncare una storia...ma questo non voleva dire che avessi saputo gestirla. E comunque se dopo due anni ancora ci pensavo...era perchè, l'avevo solo schiacciata in fondo al cuore e non digerita o dimenticata. Ma a chi volevo darla a bere? Ogni volta che aprivo il pc, neanche tanto inconsciamente speravo di trovare una sua mail...e almeno alle feste comandate mi ritrovavo tentata a spedirne una.Andrea entrò nella mia camera di corsa..." mamma, oggi è arrivata questa...mi sono dimenticato di dartela scusa...ciao buonanotte!". Guardai ai piedi del letto, dove aveva posato una busta...il nome era battuto a macchina...l'aprii e lessi.