Il danno

Post N° 39


Le scuole erano finite. Giugno; le giornate calde accompagnavano momenti di profonda malinconia e inquietudine. Lui lontano, poche telefonate rapide e lapidarie...gli amici che si preparavano a partire per le vacanze. Io, i mie sogni svaniti e l'amore per questo bambino.Penultima visita dal medico... " Ci sono un paio di problemini " disse sfrgandosi pollici e indici. " Nulla di grave... dipendono da quella piccola malformazione cerebellare... un problema sorpassabilissimo, nel momento in cui ti sottoponi ad un parto cesareo, sarebbe meglio perchè durante le manovre del parto naturale...potresti essere sottoposta a spinte forti, mettendo a repentaglio la tua vita e quella del bambino. La tua malformazione venosa non è nulla di proccupante se vivi una vita normale e ti sottopono a sforzi ragionevoli...ma un parto naturale lo sconsiglierei".Non discussi...mi feci spiegare bene e alla fine, sia io che mia madre, fummo dell'idea che era meglio non rischiare. Mi programmò il taglio cesareo... mancava solo un mese. Mio padre era stato molto impegnato in quelle settimane...lo vidi poco, una, due volte a settimana. Veniva a casa, mi riempiva di regali e scappava a Parigi. Mia madre era visibilmente in ansia... parlava spesso con la madre di Luca...e più di una volta la sentii piangere.Io tutto sommato ero tranquilla... aspettavo solo il momento di stringere la mia creatura...quardavo le foto dell'ecografia e pensavo al nome che avrei voluto dargli. Era un maschietto. Andrea... mi piaceva molto, era il nome che fino a qualche anno prima, davo a tutti i bambolotti. Leonardo...bello ma troppo impegnativo... Lorenzo, mi ricordava l'arcobaleno. Francesco, un suono dolcissimo. Paco...povero...no dai Paco no!Luca mi telefonò una sera di metà Luglio. " Ciao bibi come stai? Mi manchi...ma perchè cazzo sono partito...? Stai tranquilla che per fine Agosto ci sono...". Mi disse con un magone palpabile. " Luca mi fanno il cesareo...nasce quindici giorni prima... ce la farai lo stesso!?" domandai col groppo in gola. " Ma no cazzo...mio padre fino al 30 ha le udienze!!! Come faccio??? No Bibi è un casino, non puoi partorire senza di me!". Piangeva e si disperava come un bambino... " Non dipende da me...mi hanno detto così...che ci posso fare io? ". " Bibi mio padre se ne può andare affanculo...lui e il suo lavoro di merda...io adesso cerco un volo e torno a casa. Piccola stai tranquilla ci sarò, dovessi scappare via adesso, il nostro bambino nascerà con noi insieme!!!".Ma non fu così. Fui ricoverata la sera prima della nascita del bambino. Mi accompagnarono i miei genitori. Ci salutammo e io fui portata in una stanza a due letti. Ero sola... mi fecero un prelievo e mi attaccarono ad una macchiana per il monitoraggio. Sentivo il suo battito forte e regolare, mi si bagnarono gli occhi e mi addormentai al ritmo del suo cuore." Signorinaaaa....su sveglia!!! Andiamo in camera." Una voce algida mi svegliò e fui riportata in quella stanza azzurra...con i fiocchetti alle tende. Non dormii neanche cinque minuti...ma tirai fuori il mio diario e scrissi." Figlio mio, questo è per te, per quando potrai leggere o leggerò per te. Sei nel mio cuore e tra poche ore ti strigerò davvero...nulla e nessuno ha potuto contro di noi... e nelle notti insonni io ti canterò. Ti ho voluto bene ancor prima che tu nascessi...quando ancora non sapevo chi fossi... e nelle notti buie io ti cullerò e nelle notti insonni ancor ti canterò!"