Il danno

Post N° 47


Passarono altri tre mesi, Tea non si riprese mai e una mattina di Ottobre quando arrivai in ospedale non la trovai più. Mi si spezzò il cuore... i medici me la lasciarono accarezzare per l'ultima vota, ormai pensavano tutti fossi sua nipote. Mi consegnarono un busta chiusa sulla quale c'era scritto il mio nome. Avvisai la figlia che viveva a Milano, in quei mesi era venuta cinque o sei volte a trovarla, mi disse che il giorno dopo sarebbe arrivata. L'accolsi la mattina dopo, non andai al lavoro ovviamente. Andammo in ospedale e lei sbrigò le pratiche burocratiche con un freddezza che mi spaventò. Come poteva essere figlia di quella donna dolcissima?. Si fermò un paio di giorni, poi la raggiunse l'altra sorella per il funerale. Una sera ero in camera mia...piangevo ormai da una settimana, il vuoto che aveva lasciato era incolmabile. In casa sua le figlie si spartivano gioielli, pellicce, spostavano mobili e rovistavano negli armadi. Mi sembravano due ladre che frugavano ovunque, poi le sentivo litigare e urlare. Dio che tristezza. Salirono da me e con aria supponente mi dissero che sarebbero partite l'indomani mattina presto e che facevo bene a cercarmi un'altra casa perchè loro avevano intenzione di mettere in vendita la villa. Non avevo nessun contratto...con Tea c'era un tacito accordo da sempre, quindi non avrei potuto davvero fare altro che preparare i bagagli. Riempivo le valige e svuotavo il cuore...mi sembrava un incubo. Toccavo le pareti di quella casa e piangevo, quei dieci anni con lei erano stai i più belli della mi vita, avevo imparato cosa fosse la libertà, la pace, l'amore. Avevo capito quanto fosse bello dare e ricevere senza chiedere, senza secondi fini. Avevo arricchito la mia anima di una saggezza antica e i miei occhi di gioia. In tutto quel trambusto mi ero dimenticata della lettera, la tirai fuori dalla borsa e la lessi. " Bambina mia, sei stata un dono del cielo, hai illuminato gli ultimi anni della mia vita e riempito il mio cuore di tanto amore, quello che non ho mai potuto dare alle mie figlie. Ti sarai domandata il perchè di tanto distacco tra loro e me, il motivo è uno solo. Tanti anni fa, tradii il loro padre con il quale non andavo più d'accordo da tempo, lui prese le ragazze e andò a vivere a Torino, me le mise contro...a nulla servirono anni di processi per riaverle...io ero la moglie fedifraga,lui un uomo molto ricco e potente, il resto non contava. Alla fine dovetti accettare la situazione per il loro bene,pensavo che fosse meglio avessero un riferimento concreto del quale andassero fiere, piuttosto che continuassero a vivere in mezzo a discussioni e tribunali. Speravo che crescendo potessero  ragionare con la loro testa...invece la vita e il tempo ci ha separate sempre più. Ma la vita toglie per poi donarci di nuovo... ci ha tolto tanto e per poi regalarci la gioia di un incontro speciale, come è stata la nostra amicizia. Non piangere bambina...tutto serve nella vita anche questo apparente dolore si trasformerà e tu dirai...Tea aveva ragione! Abbi cura ti te...io lo farò da lassù. Ciao tesoro mio...nonna Tea". Tornai a casa mia, nell'arco di una settimana...il mio capo mi disse che mi avrebbe aspettato se mai avessi deciso di tornare, se fossi riuscita entro un paio di mesi a trovare un'altra sistemazione. Mia madre era felice di riavermi a casa. Fu così che una sera, scendendo nel parco sotto casa, per far fare la passeggiata al cane, conobbi il mio futuro marito. Tea aveva avuto ragione...la mia vita si colorò di nuovo e l'amore di Tea si trasformò, prendendo le sembianze di un ragazzo bellissimo. Il padre dei miei figli.