Il danno

Post N° 58


Il cuore mi si fermò nel petto.L’angoscia mi invase dalla testa ai piedi… Eccomi alle resa dei conti, pensai, questo è l’inizio della fine.Mi sedetti sul letto col foglio tra le mani…era piegato in due, lo aprii e con gli occhi lucidi iniziai a leggere.“ Amore mio, avrei voluto essere a casa ad accoglierti. Ma è successo qualcosa mentre non c’eri, nulla di grave, anzi sono sicuro ti riempirà di gioia. Sono partito all’improvviso dopo aver ricevuto una lettera. Mi trovo sul Lago di Como da Giovedì pomeriggio, non ti ho detto niente perché volevo farti una sorpresa a “operazione conclusa”, speravo di poter definire tutto io, invece c’è bisogno della tua presenza. Non disfare le valige, prendi i ragazzi e raggiungimi in questo Albergo. Vi aspetto! Portami il caricatore del cellulare, è nel mio comodino. Ti amo”.Restai ferma qualche minuto, incredula… poi andai dalla sua parte del letto, aprii il cassetto e presi il suo ricarica batteria. Sotto di esso spiccava a caratteri cubitali un’altra lettera… “per te”. La presi e col fiato sospeso l’aprii… c’era un magnifico portachiavi d’argento a forma di metà cuore, lo misi in borsa.Chiamai i ragazzi e li ricaricai in macchina insieme ai bagagli.Guidai stanca e confusa, ancora non mi capacitavo di ciò che stava succedendo. Era quasi l’ora di cena, il sole stava tramontando e l’autostrada sembrava essere diventata casa mia. Arrivammo all’albergo di fronte il Lago, riconobbi Pietro seduto su una panchina, si alzò di scatto e ci venne incontro. Sara gli saltò in braccio, lui come al solito riuscì ad abbracciarli tutti e tre contemporaneamente…anche se i suoi occhi si perdevano nei miei. Gli sfiorai il viso, mi sorrise… poi posata la più piccola, mi si avvicinò, mi prese il viso tra le mani… “ sei bellissima tesoro” disse sfiorandomi le labbra. Lo strinsi forte “ tu sei bellissimo amore mio…tu, tu…tu!!!” e appesa a lui, come poco prima la bimba, lo baciai ovunque!Salimmo nella camera, una bellissima camera con vista Lago, un piccolo salottino divideva la nostra da quella dei ragazzi.“ Allora…che ci facciamo qui?” dissi sorpresa, pendendo dalle sue labbra.Ci appoggiammo al muretto del terrazzo e lui iniziò a spiegarmi.“Dopo un paio di giorni che eri partita, è arrivata una raccomandata intestata a te. L’ho aperta come al solito, pensando a una multa! Invece era di uno studio notarile di Como… insomma Bibi, per fartela breve… Tea, prima di morire lasciò un testamento, nel quale decideva che la casa sul Lago sarebbe andata alle sue figlie con un'unica clausola… nel momento in cui avessero deciso di venderla… tu avresti beneficiato del diritto di prelazione! E il momento è arrivato!!!”.Lo guardai strabiliata e mi accorsi di avere la bocca aperta. La chiusi e deglutii… “ Sono venuto qui giovedì e ho parlato con il notaio e l’avvocato… manca solo la tua firma tesoro… domani andiamo a ritirare le chiavi…”.