Il danno

Post N° 64


Una coltellata al centro del petto, anzi più forte… il dolore mi tolse il fiato, la parola, la sensazione di avere un corpo. Non sentii più ne battito ne sangue, solo freddo, tanto freddo. Pensai di aver letto male, forse la suggestione di quei giorni mi aveva stravolta, ma rileggendo non potei che provare la stessa cosa. “ Pietro ti prego ferma la macchina” dissi cercando la sua mano…Accostò…mi prese il cellulare  e lesse. Poi lo spense e posando le mani sul volante chiuse gli occhi… si girò lentamente verso me.“ Cosa significa?” mi chiese visibilmente confuso.“ Non lo so…non capisco” risposi tenendo la testa bassa.“ Bibi ascolta… non può essere impazzito così all’improvviso, e se lo è diventato va fermato prima che sconvolga te o i ragazzi con qualche gesto eclatante. Se non te la senti lo chiamo io e cerco di capire cosa vuole”.“ Devo farlo io…” risposi accennando un sospiro “ Devo chiamarlo e parlargli di persona… così non si può continuare”. Rimise in moto la macchina e dopo una mezzora arrivammo a casa, esausti come se avessimo fatto centinaia di km. Dopo aver mangiato qualcosa andammo a dormire ma fu inutile ogni tentativo di prendere sonno…mi giravo e incrociavo gli occhi ben aperti di Pietro.“ Bibi…dov’è sepolto quel bambino? Da quando ti conosco, che io sappia…non sei mai andata al cimitero. Forse la domanda di Luca era lecita” mi chiese con tono pacato. Restai in silenzio per un po’…poi mi scese una lacrima…“ Non lo so dov’è…non lo so nemmeno io” gli risposi.“ Ma non è possibile!” esclamò mettendosi seduto. “ Come puoi non saperlo?” continuò. “ Pietro…non adesso ti prego”… “ e invece adesso Bibi! Ti rendi conto di quanto sia singolare il fatto che tu non lo sappia? Mi disse in tono sostenuto.“ Eppure è così Pietro…non l’ho mai saputo. Ero troppo disperata… si occuparono di tutto i miei genitori… quando chiesi dove fosse, mi risposero di non pensare, di dimenticare…era in pace, questo solo contava, mi dissero.  Ricordo ancora le parole di mia madre. “ Tesoro, lui sarà sempre nel tuo cuore…quando lo vorrai trovare è lì che dovrai cercare” non aggiunse altro…e io confusa e sottomessa com’ero in quel momento, non chiesi altro…mai più”.“ Quindi non lo sa neanche Luca?” mi chiese. “ A questo punto credo proprio non lo sappia”… “ Ma perché lo chiede a me? Perché mi tormenta adesso…dopo tutti questi anni?”“ Bibi…forse il pianto che senti è dovuto al senso di colpa… al tuo senso di colpa nei confronti di quel figlio che non sei mai andata a piangere sulla tomba… forse dentro di te, grida la disperazione di averlo abbandonato…”. Lo guardai tremante e urlai  “MA IO NON L’HO ABBANDONATO E’ LUI CHE E’ MORTO!!! LUI CHE MI HA LASCIATA, LUI CHE MI HA DILANIATO L’ANIMA!!! LO CAPISCI??? IO LO VOLEVO, L’HO AMATO CON TUTTA ME STESSA, CONTRO TUTTO E TUTTI, IO LO VOLEVO…LO VOLEVO, IO AMAVO QUEL PICCOLO, LO AMAVO DA SEMPRE” Gridai a pochi centimetri dalla sua faccia, rossa e bagnata di lacrime.“ Bibi calmati…lo sò amore lo so, non fare così…” Mi prese tra le braccia e cercò di calmarmi accarezzandomi la testa.” Tesoro mio…chi più di me sa quanto hai sofferto e quanto ancora lo stai facendo!? Il mio era un tentativo di analisi, verso una condizione che ti ferisce quotidianamente da più di vent’anni… pensa se avessi ragione?” “ Ma ragione di cosa…?” chiesi sfinita dal pianto. “ Potrebbe essere questo il motivo del pianto che senti… la tua coscienza che urla giustizia.” “ Giustizia…” risposi senza più tono. “ Quale giustizia potrà ridarmi il mio piccolo…? Quale, Pietro? Andare a piangere sulla sua tomba…portargli un fiore?”“ Sì Bibi…potrebbe esserlo. Il fatto che tu abbia voluto affidarti alle parole di tua madre per tutti questi anni… e che tu non abbia più chiesto nulla per seguire un suo consiglio…non significa che per te fosse giusto così. Probabilmente hai accettato sommessamente una situazione per cercare di soffrire meno… di rimuovere, non pensare, devi dimenticare ti dissero, e tu con i mezzi di una ragazzina hai tentato di farlo, seguendo una strada non tua. Io ti conosco tesoro…so quali sono i tuoi meccanismi, i tuoi sentimenti. Non l’avresti mai fatto se fosse dipeso da te vero? Non avresti mai accettato di non sapere dove fosse…non puoi dimenticare.”Ci tenemmo stetti, tra le sue braccia tornai bambina. Dio mi aveva tolto un figlio…ma mi aveva donato un uomo meraviglioso.“ L’unica strada è che tu e Luca vi incontriate ed insieme andiate sulla tomba di vostro figlio…a fare pace con passato… solo così credo, potrete ritrovare la serenità”.Avevo accanto il mio uomo, mio marito, il padre dei miei figli. La persona più generosa che conoscessi.