... ININ-FLUENDO ...

Post N° 175


Non sono nata per fare la ribelleEppure sono costretta ad esserlo.Perché il mio destino non è mio soltanto?Perché mi abbarbico in esso?Oppure, se ora devo battermi,perché accade con dolore?Perché non a suon di musica,quando infine sono costretta ad osare? Sangue del mio sangue, voi che mi avete giudicato duramenteE mi avete ripudiato nella vergogna,sapevo bene, quando sono stata respinta,che avevo violato un tutto,sentivo una comunione santadietro le parole di condanna,sapevo con angoscia: voi siete io –e m’inchinavo. Ma dov’ero e mi credevo muta,udivo gemere la tenebra.Anime dal luogo delle stesse sofferenzeRespiravano al mio fianco.Udivo il mio stesso grido d’aiutoAlzarsi dai deserti più assoluti,sapevo con angoscia: io sono voi –e non potevo tacere. Vile, vile, tre volte vileDevo però combattere,cadere a terra e rialzarmicon tutti i miei nervi in pezzi,devo sentire come ferro roventei giudizi di chi è inesorabile –e seguire e seguire un fuoco bruciante,che fiorisce nella tenebra.“Confessione” – Karin Boye