... ININ-FLUENDO ...

Post N° 180


Oggi sto, non so, non so come, oggi conosco solo la pena, oggi non ho amicizia, oggi ho soltanto voglia di strapparmi il cuore dalla radice e metterlo sotto una scarpa. Oggi rinverdisce quella spina secca, oggi è giorno di pianti nel mio regno, oggi lo scoraggiamento scarica nel mio petto scoraggiato piombo. Non resisto la mia stella. E mi cerco la morte nelle mani guardando con affetto i coltelli, e ricordo quell'ascia compagna, e penso ai più alti campanili per un salto mortale, serenamente. Se non fosse perché... non so perché, il mio cuore scriverebbe un'ultima lettera, una lettera che conservo là dentro, farei del mio cuore un calamaio, una fontana di sillabe, di addii e doni, e al mondo direi "cavoli tuoi". Nacqui sotto una cattiva luna. Porto la pena di una sola pena che vale più di tutta l'allegria. Un amore m'ha lasciato a braccia arrese e non posso più tenderle verso niente. Non vedete la mia bocca com'è delusa, come sono contrariati i miei occhi? Più mi guardo e più mi affliggo: con quali forbici tagliare questo dolore? Ieri, domani, oggi patendo di tutto cuore mio, malinconico acquario, galera di usignoli moribondi. M'avanza cuore. Oggi scorarmi, io, il più cuorato degli uomini, e anche il più amaro. Non so perché, non so perché né come mi perdono la vita ogni giorno."M'avanza il cuore" - Miguel Hernàndez