ILFIUMEDISUSI

IL CELLULARE


Ieri sera mio figlio (età: quasi dodici anni) torna dalla palestracon mio marito. Fa ju-jitsu, è un'arte marziale, per capirci quelladei cartoni delle tartarughe ninja:), e indossa il kimono, e non siè cambiato dopo la lezione. Stamattina bello tranquillo guardain borsa e lo senti che strilla LA MIA TUTAAAAA!!! Allorchè siincazza prima con me che "ho preso delle cose nella borsa"e poi con suo fratello che "gli frega tutto". Dopodichè, depressoa mille, si siede a far colazione. Mio marito - da bravo avvocato -me ne dice di ogni perchè "sono troppo severa con mio figlio".Per farla breve, va a scuola, e alle due mi suona il cellulare.Rispondo... "Pronto sono il bidello della palestra tal dei tali,ho trovato il cellulare nella tasca di un giacchino della tutae ho fatto questo numero, è di suo figlio vero?"....Da mamma qual sono - e le mamme conoscono i loro polli -avevo già capito che la sua depressione fosse quantomenoesagerata trattandosi solo di una tuta. Chiamo mio maritoper dargli il numero della scuola - e devo dire che questo bidelloè stato quantomeno onesto - e gli dico... Ovviamente quandorecuperi il cellulare non glielo restituisci vero?Risposta: "eh vedremo... comunque non ti ha detto che avevaperso il cellulare perchè aveva il terrore che lo sgridavi!Vedi che lo terrorizzi tuo figlio?"Sono incazzata, non tanto perchè ha perso il cellulare ma perchènon me l'ha detto. Ma ovviamente è colpa mia. Giusto?La domanda che mi pongo è... ma perchè la colpa è SEMPRE e perennemente della mamma?E perchè i padri ultimamente si sono trasformati negli avvocatidei figli? Se sono maschi poi...:(((