Il "mio" Mago di Oz

Il "DRAGO" di OZ...


E' il buio che si impadronisce di me...in quelle volte.Non ci vedo, non ci sento.Non ti vedo, non ti sento.Questa sorta di prigione immobile mi sconfigge e mi beffa in ogni occasionecome il più piccolo dei bambini che ci crede sempre.Il mio specchio è spaccato in disuguali pezzettini.Mi sono e mi hanno rotto troppo tempo faper ricordare di chi sia realmente la colpa,eppoi ne avesse davvero rilevanza? ma chi se ne importa!Ho creduto bastasse metter di nuovo insieme il tuttoe mi sono ricreduto che non sarebbe mai servito; ci ho lavorato duramente.E ho capito che avrei avuto bisogno di teper potermi rivedere almeno una volta ancora.Ho la fretta tipica dell'uomo, la malsana certezza che è tutto a disposizione,da prendere e strappare e sgualcire a piacimento;Ma quando viene il buio io...non ci vedo, non ci sento.Non ti vedo, non ti sentoe la solitudine di un lupo ululante non è tanto differentedagli occhi stanchi di un papavero lasciato solitario ad ondeggiare in un prato.La disperazione dell'ultimo miserevole arrembaggio di chi ha visto la sua stellanon è così diversa da quella di chi attende nel suo angolo di essere mangiato.Quando viene il buio, il buio viene eNon ci vedo, non ci sento.Non ti vedo, non ti sentoe avrei tanto voluto darti la mano.In un gesto semplice, scambiare queste tristezze e renderle meno grevi,così come chi tende è spesso poi chi si aggrappaed in questa sorta di giostra di cavalli a dondoloho dimenticato per un po' il mio orrore, ma non sono guarito.Non ho mai chiamato per nome il mio più grosso terrore:l'ho sempre mascherato con la faccia di quel che mi faceva più comodo,e ho trovato tanti sinonimi, ad alcuni ho anche creduto.Ora so che il buio ha solo un nome, è il mio, sono io; anche se ancora non ci vedo e non ci sento,anche se è tardi per ricominciare qualcosa solo per percezioneo credere di annullare tutto con un soffio di tiepido calore.Probabilmente non mi vedi e non mi senti e nemmeno mi leggi,e comunque mai ne farai cenno o risposta.Andrà bene anche così ed è giusto che tu debba andare...Come le volte che non ti ho visto e promettevo amore sulla tua ombra,come quelle volte che non ti ho sentitoe ho urlato sulle tue parole che ti volevo baciare.Vado ad affrontare il Drago, la mia battaglia.Anche se non ci vedo, non ci sento,anche se non ti vedo, anche se non ti sento.Non sono pronto, lo so, e ho tanta paura. Ma è tempo di andare,di sfidare quel che rimane. E non so se sarò mai cavalier vincitore di ritorno...Ma tu, Principessa, sarai sempre il blasone che dentro al cuore io porto.                                                                                 ("Lucio" Geremia)