Un giorno verràche il Mago mi parleràancora una volta:“Geremia Geremia, giullare perditempoe servo birichino,ondivago dei sentieri traversi,sei dunque pronto?”“Magnifico e saviente Mago,Voi che avete ascoltato le mie suppliche,volete, forse, che io possa tornare a casa?”“Questo è il solo mio comando,che tu riprenda le vesti che ti furon donatee che compia ciò che per te era iscritto…Ai confini dell’Ovest,ai limiti del tuo Mare…Ecco, questo è il tempo! Là troverai domanda di tutto il tuo peregrinare”“Ma io, io…che ho solo di mal calpestare…io, che tutto ho solo il mio cadere ...io, che mai potrò per Voi sfidare?E cosa dovrò rispondere? Come avrò da fare?”“ Suvvia, non far più di esitare e non inciampar di prima di partire,Non io ho da risponder,non io, di voler tornare…Questo è ciò che era già stato disegnatoed il Pittor…il Pittor dipinge tela di prima che tu fossi nato”.” Perdonate Maestoso e Misericordioso Mago…Io sono quia per servire…e sia ciò che sarà d’esser!”. Geremia