Il "mio" Mago di Oz

Di Stelle e Voci lontane


E fu del posar del giornosalir d’una nebbia intorno,e sapor di lagrima di destino,a far di sosta nei pressi di vicino. L’inverno è piena la notte,è sudor di vita, battaglie da Chisciotte,l’inverno è ghiaccio e gelo,è stomaco vuoto, tremolio e di manto un velo.     Di tempo e spazio lontanoè rumor negli orecchi di messi di grano,è sogno di fuoco, segno di cielo, sangue malatodegli anni rimesto, mai stato, ogni volta ridato.Ogni volta rinascer di sortaè la ventura che concede d’aprir nuova porta,per quanto di dolor fatica spalancadi questo giorno ogniuno di speme non manca. Né so per quanto, né so per dovema è tempo di incanti, di sazi e di verghe di GioveIo seguitar del mio, al rimbombar di fontanenon posso non respirar:…di Stelle e Voci lontane. L’Augurio del Mio Piccolo Buon Natale.   (Geremia)