NON CREDI SIA GIUNTO

ALLARME SICCITA' ED EFFETTO SERRA... SIAMO IN TRAPPOLA... MA FORSE NON E' DETTA L'ULTIMA... ,


POSSIAMO ANCORA SALVARCI, BASTA CHE OGNUNO FACCIA LA SUA PARTE.AD INIZIARE DALLE NS. ABITUDINI ALIMENTARI, ALLE QUALI DOVREMMO DARE TUTTI UNA "RITOCCATINA".Si risparmia piu' acqua con due bistecche in meno che rinunciando a farsi la doccia per un anno20 marzo 2007 - Comunicato stampa del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC)Il 22 marzo e' la giornata internazionale dell'acqua: la scarsita' d'acqua, il sovrasfruttamento delle falde acquifere e il loro inquinamento sono uno dei piu' gravi problemi del nostro tempo, ed in questa settimana gli esperti del settore fanno il punto della situazione ed informano il pubblico sull'argomento.Il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione - un comitato scientifico interdisciplinare preposto allo studio degli impatti ambientali e sociali delle scelte alimentari - pone in particolare l'accento su un aspetto ancora troppo sconosciuto, ma su cui il singolo individuo ha un grande potere d'azione: il consumo d'acqua (e il suo inquinamento) legato alle nostre scelte alimentari.La premessa da fare riguarda il fatto che gli animali d'allevamento sono "fabbriche di proteine alla rovescia", perche' gli animali consumano molte pił calorie, ricavate dai vegetali, di quante ne producano sottoforma di carne, latte e uova: come "macchine" che convertono proteine vegetali in proteine animali, sono del tutto inefficienti. Il rapporto di conversione da mangimi vegetali a cibo per gli umani varia da 1:30 a 1:4, a seconda della specie animale usata.In organizzazioni come l'OMS, la FAO e la Banca Mondiale aumenta sempre di pił la preoccupazione per l'impatto dell'allevamento industriale sull'utilizzo delle terre coltivabili e sulla possibilita' di nutrire il mondo. Esse affermano: "L'aumento del consumo di prodotti animali in paesi come il Brasile e la Cina (anche se tali consumi sono ancora ben al di sotto dei livelli del Nord America e della maggior parte degli altri paesi industrializzati) ha anche considerevoli ripercussioni ambientali. Il numero di persone nutrite in un anno per ettaro varia da 22 per le patate, a 19 per il riso fino a solo 1 e 2 persone rispettivamente per il manzo e l'agnello. Allo stesso modo, la richiesta d'acqua diventerą probabilmente uno dei maggiori problemi di questo secolo. Anche in questo caso, i prodotti animali usano una quantitą molto maggiore di questa risorsa rispetto ai vegetali." [WHO/FAO2002]....www.progettogaia.it