I LOVE MY PET'S

Una community per il pet sharing


Ora è possibile condividere, e non solo allo scopo di risparmiare, anche i nostri amici animali, soprattutto nei momenti in cui è difficile accudirli e provvedere alle loro necessità. L'ennesimo prodotto della crisi? Può darsi, ma tra le tantissime community che popolano la Rete, ce n'è una dedicata a cani, gatti, criceti, pappagalli e a qualsiasi besticola che ci faccia compagnia. Si chiama PetSharing.it ed è nata poco più di un anno fa. L'obiettivo? Mettere in contatto chi è in cerca di ospitalità per il proprio animale domestico e chi, non potendo prendersene uno a tempo pieno, si mette a disposizione per farlo, almeno part-time. Lo rivela "La Repubblica".L'idea dell'associazione e del portale porta la firma dell'americana Jennifer Schwartz, in Italia da due anni, proprietaria di due cani. Costretta a viaggiare spesso per lavoro, si è messa alla ricerca di una soluzione per i suoi amici a quattro zampe diversa dalla pensione e ha creato una rete con un centinaio di iscritti al momento. I clienti? Sono persone che richiedono e danno ospitalità non solo per cani e gatti, ma per tutti gli animali domestici.Chi accede alla community, ecco il fiore all'occhiello dell'offerta, sa di interagire con persone che amano gli animali e che mettono a disposizione tempo e ospitalità come se lo offrissero al loro "cucciolo". E non solo: il pet sharing è anche uno strumento utile per contrastare l'abbandono di cani, oltre a permettere a chi non ha mai avuto un pet di mettersi alla prova e di fare un'esperienza "a tempo determinato".Per garantire, poi, la massima sicurezza e tranquillità a chi deve lasciare il proprio animale domestico per qualche giorno, PetSharing esamina con attenzione le iscrizioni e chiede sempre di lasciare una recensione della propria esperienza. Per iscriversi bisogna scaricare dalla homepage del sito il modulo di registrazione da compilare e inviare: le informazioni vengono controllate e l'associazione si riserva la possibilità di chiederne di aggiuntive. Si devono poi caricare le foto che vengono controllate, soprattutto quando si tratta di immagini che riguardano gli spazi che ospiteranno gli animali. A questo punto, se si ottiene il lasciapassare, si procede con la registrazione che prevede il versamento di una quota annuale di 30 euro e si entra in un database che permette a chi è iscritto di fare una ricerca utilizzando l'indirizzo o il cap, per controllare le disponibilità più vicine alla zona che interessa. E, infine, non è obbligatorio ricambiare il favore dell'ospitalità. Ampia libertà di scelta per gli amanti dei nostri amici animali.