Parapsicologia

Ipnosi regressiva - reincarnazione


Ho iniziato ad occuparmi di ipnosi regressiva una decina di anni fa, provando un forte disinteresse verso la teoria della reincarnazione, che mi portava a fare considerazioni sul dopo-vita molto negativa, del tipo la impossibilità di ritrovare le persone a me più care. Con molto stupore, al contrario di quello che pensavo, più mi interessavo alla disciplina regressiva, sia a scopo terapeutico sia a semplice scopo "curiosativo", mi sono ritrovato a considerare la reincarnazione come l'eventualità più naturale e giusta per una crescita di anima e per giustificare quelle che potrebbero essere identificate come "fortune" e "Sfortune" o semplicemente il Caso della vita, che fa sì che una peronsa nasca in un Paese evoluto o del terzo mondo, o ancora in una famiglia agiata o nella povertà, o con dei valori morali o senza scrupoli.Non si può limitare ad una sola esistenza la possibilità di "guadagnarsi" il paradiso, non sarebbe giusto, o meglio sarebbe tremendamente ingiusto e dato che qualsiasi religione sulla faccia della terra crede in una entità superiore estremamnete giusta e buona, la limitazione di una vita sarebbe una nota troppo stonata.Ho trovato la risposta, anzi la Mia risposta, provando la regressione su me stesso dopo aver contattato la giornalista ricercatrice Manuela pompasUn'esperienza unica, difficile da descrivere, sogni vividi, lucida visione e interazione dei sentimenti e delle emozioni per il modo in cui si vive il tutto.Non voglio fare addormentare nessuno con le mie esperienze, ne avrete già fin sopra i capelli di tutte queste pappardelle, ma vorrei solo descrivere un passaggio di come ho vissuto la vicenda reincarnazione durante l'ipnosi,...alla fine di una vita rivissuta, mi sono trovato in una dimensione diversa, non vedevo nessuno ma percepivo altre 2 entità, la cosa strana è che non erano lì per giudicare il mio operato, anzi io mi sono giudicato...in maniera molto dura, e loro mi hanno aiutato a capire come dovevo interpretare le esperienze vissute. Infine ho deciso io di incarnarmi nuovamente scegliendo, assieme al mio gruppo familiare di anime, i ruoli, le esperienze e le difficoltà che avrei affrontato. Ovviamente abbiamo il nostro libero arbitrio che ci lascia liberi di scegliere se e in quale modo affrontarle.Non voglio convincere nessuno dell'autenticità della regressione, che una persona creda alla reincarnazione o meno e quindi giudici l'esperienza come realtà di scorci del proprio vissuto o solamente frutto della propria fantasia ed elaborazioni del cervello non fa nessuna differenza. Ci vengono mostrati, a volte in prima persona, altre in terza, situazioni legate alla vita attuale, a problemi non risolti di cui siamo a conoscienza e a problemi che abbiamo relegato nell'inconscio per non affrontarli !Ma chi se ne importa??? L'importante è che sia un aiuto a mettersi in gioco, a diventare migliori, a crescere, detto tra noi, ho già ripetuto abbastanza nella scuola obbligatoria e non ho nessuna intenzione di ripetere la stessa lezione di questa vita, se proprio deciderò e ce ne sarà bisogno, vorrei che fosse una nuova situazione!Saluti a tutti. Luca