VASCO ROSSI

Messina: bagno di folla per "Blasco"


sabato 05 luglio 2008 Il concerto di Vasco Rossi ha accomunato ieri sera, all’insegna della musica d’autore, un bagno di folla di calabresi (tantissimi reggini) e di siciliani di ogni età, sotto l’unico cielo dello stadio San Filippo di Messina. A distanza di un anno esatto il cantautore modenese è tornato tra le due sponde dello Stretto per proporre il suo “Vasco ’08 Live in Concert”. Unica tappa per Calabria e Sicilia ed ultima del tour (che si compone di poche date in cartellone) per questa estate, per poi riprendere a Settembre. Un ritorno per bissare il successo del max concerto del luglio 2007. E il successo, come previsto, è stato bissato. Ancora una volta il “Blasco” nazionale ha fatto ‘suonare e cantare’ lo stadio. Stracolmo il San Filippo, in ogni ordine di posti. Nell’area prato in particolare numerosi giovani hanno ‘preso posto’ sin dal mattino, resistendo per tutta la giornata all’afa e al sole cocente da 40° in attesa di Vasco, della sua musica. Il concerto è iniziato come previsto poco dopo le 21. Poi al via il tanto atteso spettacolo (i biglietti per Calabria e Sicilia sono andati a ruba sin da fine inverno), e vero tifo da stadio per Vasco: sempre giovane e sempre ‘di moda’, da generazioni e per più generazioni. Due ore e più di musica, di brani eseguiti dal vivo da Vasco, padrone della scena da vero professionista qual è, accompagnato dalla sua eccezionale band, su un palco enorme, pieno di luci, con una scenografia modernissima e ai lati più max schermi. Oltre due ore di emozioni: una sorta di viaggio musicale tra ieri e oggi. Tra i ricordi sul filo del revival intramontabile ‘targato’ Vasco. Tra rock, melodie ed i successi più recenti come “il mondo che vorrei”. Una sequenza di brani snocciolati davanti ad un enorme tappeto di pubblico, di luci, di telefonini pronti a fotografare ‘l’evento’, di cori, di braccia alzate ondeggianti al ritmo della musica. Sul palco il Vasco di sempre. Soprattutto la voce ‘fisica’ di sempre, nonostante siano trascorse anche per lui più primavere da quella stupenda “Albachiara” con cui chiude sempre i suoi concerti. Ed è sempre standing ovation assicurata. Per lui e per i suoi bravissimi musicisti. I concerti, l’abbraccio del bagno di pubblico degli stadi, sono linfa vitale per Vasco, che ama ‘tuffarsi’ anima e corpo nelle arene. Infatti in occasione della conferenza di presentazione a Genova dell’ultimo tour, ha dichiarato, parafrasando il suo ultimo brano: “Il mondo che vorrei è sempre in tour, con gli stadi pieni, con sempre un altro concerto da fare. Stare fermo mi fa star male. Per me cantare davanti a cento persone o centomila non fa differenza: si canta sempre per un’anima sola”. E lui canta non solo con la voce ma con il corpo, con l’anima. Appunto con fisicità. Per lui, lo ha visto bene il pubblico siciliano e reggino del San Filippo, cantare è comunicare. Comunicare messaggi, sentimenti, amore, rabbie, paure: ciò che spesso solo con la musica si riesce a dire. Per stare meglio. Anche per questo Vasco Rossi ha ricevuto nel maggio del 2005 dall’Università Iulm di Milano la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione. www.strill.it