VASCO ROSSI

Vasco Rossi a Pescara per il primo maggio?!


Il tradizionale concerto pescarese del primo maggio potrebbe avere quest'anno come star addirittura Vasco Rossi. L'annuncio è stato dato dall'ex assessore comunale al Turismo e Grandi Eventi, Moreno Di Pietrantonio. Trattandosi di un evento gratuito, si è subito scatenato l'inferno sui possibili costi di questo show. Noi sinceramente non ci allarmiamo, ricordandoci che già l'anno scorso si fecero i nomi di Jovanotti e Zucchero, per poi ripiegare alla fine sulla performance (tra l'altro mediocre) di Piero Pelù. Ad ogni modo, ora si è stracciato le vesti soprattutto il Presidente della Circoscrizione Castellamare Stefano Cardelli, per il quale “La coalizione di centro-sinistra si prepara a mettere in crisi le casse comunali con un evento dai costi esorbitanti. L’assessore-ombra al turismo Moreno Di Pietrantonio spieghi alla città dove troverà i fondi necessari per finanziare il concerto, quanto costerà e soprattutto dove intende organizzare la manifestazione”. Cardelli parla di una “trovata elettorale della maggioranza che, indifferente ai problemi concreti del territorio, pensa ad allestire il concerto del Primo Maggio. Conosco bene i costi legati a simili operazioni, vista la mia esperienza professionale nell’organizzazione di eventi. Allestire un concerto di Vasco Rossi a Pescara per la Festa dei lavoratori comporterà un esborso minimo tra i 700 e gli 800mila euro, un’occasione senza dubbio di rilievo per Pescara, ma assolutamente inopportuna in questo periodo”.Cardelli teme che “con la prossima approvazione del bilancio di previsione si riesca a reperire qualche briciola che dovrebbe finanziare tutti gli eventi del settore turismo per il 2009 e che invece il centro-sinistra potrebbe spendere per un’unica iniziativa, lasciando a secco il prossimo assessore e la prossima giunta. Di Pietrantonio dovrebbe anche spiegare dove intende svolgere il concerto: forse a piazza Salotto, o piazza Primo Maggio o piazza della Repubblica, siti assolutamente inadeguati per accogliere il pubblico che l’artista bolognese richiamerebbe in città”. Insomma, Di Pietrantonio conferma “il suo ruolo di ‘assessore-ombra’ di un assessore in carica, Simona Di Carlo, rimasta finora inerme”.