SEGNALI INASCOLTATI

ADESSO, IN SALA PARTO, PRESENTEREMO IL 730


Madre troppo povera perde il diritto al figlio dopo il parto. Il reddito della donna e' di soli 500 euro al meseQUESTA NOTIZIA E' DRAMMATICA!!!!!!!!!I FIGLI SONO SACRI.NON SI E' BUONI O CATTIVI GENITORI SOLO PERCHE' SI GUADAGNANO SOLO 500 EURO AL MESE.SEMMAI SI E' GENITORI RICCHI O POVERI.....E SI PUO' CHIEDERE (ED AVERE) UN AIUTO ECONOMICO DALLE ISTITUZIONI.MA NON ESSERE PRIVATI DEL PROPRIO BAMBINO. QUESTO NO!UN GENITORE INDEGNO, NON MERITA DI CRESCERE UN FIGLIO SE USA VIOLENZE FISICHE O MORALI GRAVI SU DI ESSO.MA COME SI FA A PENSARE ED ACCETTARE CHE SE SI GUADAGNA POCO NON SI ABBIA PIU' IL DIRITTO DI TENERE IL PROPRIO BAMBINO?ORA ESISTONO ANCHE LE SCALE VALORI RAPPORTO GUADAGNO/FIGLIO?POTREMMO INSERIRLE IN UNA NUOVA FINANZIARIA E STABILIRE DEI PARAMETRI.SOTTO I MILLE EURO, TOLGO UN FIGLIOSOTTO I 500 LI TOLGO TUTTI.e.................OLTRE I 100.000 ME LI POSSO COMPRARE?????????????????MIO DIO....DOVE STIAMO ANDANDO.PENSARE CHE GIUSEPPE E MARIA FECERO NASCERE IL LORO IN UNA GROTTA E LO FECERO SCALDARE DA UN BUE ED UN ASINELLO........LORO AVEVANO UN PATRIMONIO MOLTO MOLTO PIU' IMPORTANTE DA DARE AL FIGLIO:L'AMOREMA NOI CI SIAMO DIMENTICATI TUTTO!!!!!!!!!! (ANSA) - TRENTO, 20 LUG - Il fatto di essere in difficolta' economiche non ha consentito ad una giovane madre di abbracciare il figlio appena nato. Subito dopo il parto le e' stato sottratto dal Tribunale per i minorenni di Trento in esecuzione di una procedura di adottabilita'.Il caso e' stato reso noto oggi dallo psicologo Giuseppe Raspadori, consulente tecnico di parte del Tribunale, che attacca il meccanismo con cui i giudici dei minori applicano la sospensione della potesta' genitoriale.''La giovane, senza problemi di tossicodipendenza e con un reddito mensile di 500 euro, nonostante le fosse stata proposta la sospensione della gravidanza, ha scelto di partorire chiedendo un affido condiviso per il bimbo che momentaneamente non sarebbe stato in grado di mantenere'', dice il dottor Raspadori. ''A questo punto pero' il Tribunale, senza interpellarla, ha dato avvio alla procedura di adottabilita', levandole il figlio alla nascita. Dimostrando come in alcuni casi al giustizia sa essere davvero tempestiva''. Solo dopo un mese - prosegue Raspadori - la giovane si e' potuta incontrare con il giudice, il quale ha deciso di avviare una perizia sulle 'capacita' genitoriali' della madre. ''Una beffa, perche' in questo modo la ragazza, cui e' stato sottratto il diritto di essere madre dal primo momento, rivedra' il proprio figlio solo dopo otto mesi, con buona pace della fase primaria dell'attaccamento, con relativo allattamento e svezzamento, e della giustizia per il minore''. (ANSA).