IL TEMPIO DI VENUS

UN ANNO DI BLOG


Il 21 di questo mese questo blog ha compiuto un anno, non mi spettavo che sarei resistito tanto. Ho rivisitato tutti i post pubblicati, con una certa nostalgia perchè ogni cosa ci ricorda sempre che qualunque cosa accada il tempo trascorre inesorabilmente...Siccome che in questo periodo la depressione ha preso ormai il sopravvento su di me, come del resto ogni anno in questi mesi, rileggendo un pò tutto quello che mi riguarda, sono giunto alla conclusione che effettivamente non ho mai veramente fatto qualcosa di veramente originale o innovativo...Forse è vero quello che dice Chuck Barris, che arrivi ad un'età in cui quello che potevi essere va a sbattere contro ciò che sei stato. Allora, non posso fare a meno di chiedermi dove ho sbagliato e come ho fatto a diventare così diabolico senza neanche rendermene conto.Ripenso ai giorni spensierati della scuola, dove ovunque scrivevamo la poesia che all'epoca il nostro caro amico "Cinese330" aveva scritto per immortalare i nostri sabato sera indimenticabile e tremendamente sbagliati:Piste, Banconote arrotolate, tutto è pronto si parte.Attimo di esitazione, un gelido in bocca, un nodo alla gola,la mente si apre e vola...All'improvviso il corpo si colma d'energiastrani pensieri nascon nella mente mia.Intorno a me tutto è esile, triste e stancoson li pur io, pur io sto andandomolla il controllo stiamo sfondando.....Ehi amico dove sei stato?Sono scivolato su una palla di Neve.... 
A come, sempre in quel periodo, sono riuscito a distruggere e rovinare la vita a tutte quelle persone che mi amavano e che non desideravano altro di essere amate da me o almeno di ricevere qualche attenzione...Poi, finita questa spensieratezza scolastica, arricchita sempre di tragedie e cattiverie, ho cominciato a preoccuparmi di cosa dovevo fare per vivere e in che modo volevo vivere. Quindi, mi sono iscritto all'università e ho cominciato a lavorare come ragioniere. A questo punto voi mi direte: finalmente hai trovato la tua strada... Ma io ho risposto con altre cattiverie, segnando indelebilmente una ingenua e innocente ragazza che mi amava. Non sono mai stato un tipo fedele, ma in quel periodo ho proprio esagerato di brutto. Pensavo solo a come dovevo divertirmi e a come dovevo fare i soldi, senza accorgermi che stavo calpestando le persone che avevo vicino...Ora sono giunto a 30 anni, vivo da solo, consapevole del mio essere diabolico, privo di sentimenti, sempre con l'armatura addosso e pronto a combattere... Combattere cosa, poi? Nella testa mi rimbomba sempre una parte della scena finale di Alfie: se guardo indietro alla mia breve vita e alle donne che ho conosciuto, non posso fare a meno di pensare a tutto quello che hanno fatto per me e a tutto quello che io non ho fatto per loro, a come mi abbiano accudito, coccolato e a come io non le abbia mai ripagate...
Forse un giorno troverò pace o forse no, continuo a vivere sempre ogni giorno come se fosse l'ultimo e non smetterò mai di combattere...BOIA CHI MOLLA!