Creato da ilveroalfred il 23/10/2007

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STRESSSSS..E Fù TRAGICO IL RIENTROOO!!

Post n°30 pubblicato il 06 Settembre 2011 da ilveroalfred

 

Finisce l'estate, si torna in città dalle vacanze e, insieme al tran tran quotidiano, arriva lo "stress da rientro", che colpisce un italiano su 10, reo di non riuscire a riabituarsi facilmente ai ritmi cittadini. Ansia, noia, incapacità di concentrarsi e irritabilità, tra i sintomi più frequenti. E se i genitori sono alle prese con il faticoso momento del rientro a lavoro, anche per i bambini non è facile riappropriarsi della routine che vivevano prima delle vacanze, Dalla spiaggia ai banchi di scuola, dal relax della montagna all'ufficio: per adulti e bambini non è facile riprendere la vita di tutti i giorni, con i suoi obblighi e carichi di responsabilità

 
 
 

GOOD SAMMER

Post n°29 pubblicato il 03 Agosto 2011 da ilveroalfred
Foto di ilveroalfred

ESSERE IN VACANZA è NON AVERE NIENTE

DA FARE E AVERE TUTTO IL GIORNO

PER FARLO NON HA PREZZO.....

GOOD SAMMER  A  L  F R  E  D

 
 
 

VERITAS..!!

Post n°23 pubblicato il 28 Luglio 2011 da ilveroalfred

Quante persone si vantano di dire la verità quando invece spesso farebbero meglio a tacere! Guardate tutto il male che fanno gli esseri umani col pretesto di dire la verità! La verità è una cosa eccellente, ma a condizione che si consulti prima la saggezza per sapere come, quando e a chi la si può dire. Altrimenti, nulla è più catastrofico della verità quando la saggezza non è presente per dosare e orientare, il che naturalmente vale anche per l’amore. Infatti tutti e tre sono collegati fra loro e devono procedere sempre insieme: l’amore, la saggezza e la verità. La verità è uno specchio, verso il quale non tutti hanno il coraggio di guardare.

 
 
 

HELP LEONE ARIEL

Post n°21 pubblicato il 26 Luglio 2011 da ilveroalfred

 

Un leone paralizzato da un terribile virus. Si chiama Ariel ed ha soltanto tre anni. Un esemplare inerme nonostante i suoi 140 chili, confinato in un letto, a San Paolo, in Brasile, dove è assistito amorevolmente da Raquel Borges e dal veterinario Livia Pereira che ha deciso di portarlo a vivere a casa sua per riuscire ad accudirlo al meglio. La sua storia ha fatto il giro del mondo ed ha commosso migliaia di persone che hanno partecipato ad una campagna di raccolta fondi per aiutare l’animale a vincere la sua battaglia contro un male oscuro che fa più paura del re della foresta.

DESTINO CRUDELE

RIO DE JANEIRO - E morto oggi a San Paolo, in Brasile, Ariel, il leone paralizzato la cui foto ha fatto il giro del mondo e che è diventato famoso sul web anche per le inedite cure a cui è stato sottoposto per tentare di consentirgli di muovere le zampe, colpite nel luglio del 2010 da una malattia degenerativa. Lo ha reso noto la sua proprietaria, Raquel Borges. Il felino, di tre anni d'età, ha presentato i primi problemi motori un anno fa. Non riusciva a stare in piedi sulle zampe posteriori e così doveva essere aiutato per muoversi e aveva anche difficoltà per alimentarsi e respirare. Per questo, un mese fa Raquel Borges ha deciso di farlo portare a San Paolo per sottoporlo a una cura inedita per gli animali, conosciuta come plasmaferesi, cioè la rimozione delle cellule sanguigne che causano la degenerazione dei movimenti. Iniziativa che ha diffuso via Internet chiedendo aiuti economici per pagare il trattamento. Il tutto corredato di varie foto di Ariel, compresa una in cui, quando il leone aveva cinque mesi, dormiva nel suo letto. La comunità web si è mobilitata, come sottolinea oggi il sito Uol, ma tutto è stato inutile. Ariel, che stava ricevendo donazioni di plasma sanguigno di altri leoni, come ha reso noto la veterinaria Livia Pereira, specialista in fisioterapia animale, è spirato alle 13:30 locali (le 18:30 in Italia). E sul web è subito scattata un'ondata di emozione per la sua scomparsa.

 
 
 

ABBANDONO...NO...NO...NO

Post n°20 pubblicato il 20 Luglio 2011 da ilveroalfred

La graziosa tartarughina acquatica di pochi centimetri, comunemente in vendita nei negozi e nelle fiere, da adulta raggiunge i 20-30 cm, come si vede in quest'immagine che raffigura un neonato raffrontato ad un esemplare adulto.

Importate dall'estero a decina di migliaia di esemplari, questi sfortunati animali nel primo anno di vita vanno incontro a una mortalità elevatissima, perché vengono acquistate incautamente, senza informazioni corrette, e allevate ed alimentate in modo scorretto. Se riescono a diventare adulte, diventano scomode e ingombranti, non possono più essere tenute dentro una vaschetta e richiederebbero un laghetto all'aperto. Per questo motivo innumerevoli tartarughe vengano abbandonate in fiumi, laghi e stagni, cosa che non solo è proibita e incivile, ma rappresenta anche un grave danno per la fauna e la flora autoctone.

Prima di comprarla, valutiamo, meditiamo, organizziamoci, se siamo in grado di prendercene cura nel modo migliore per tutta la sua vita, altrimenti rinunciamoci, sapendo ciò che lasciamo difficilmente torna.   E naturalmente scusate per aver invertito le immagini:-)))))..  

 
 
 
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