Il Lazzaro

Viesti: l’austerità ha colpito soprattutto il Sud


Come risulta dai dati dell’Istat, e come ha sottolineato la Svimez nelle sue Anticipazioni sul Rapporto 2015, l’andamento dell’economia meridionale è stato nell’ultimo quadriennio molto peggiore della media nazionale. Questa circostanza non è affatto ovvia. Anzitutto, contrasta con la tendenza del decennio precedente, nel quale l’andamento del reddito pro capite è stato assai simile fra le grandi circoscrizioni. Inoltre, contrasta con una certa regolarità storica, per cui nelle fasi recessive le performance delle aree più deboli del paese sono meno peggiori della media nazionale, poiché quelle aree dipendono meno dal ciclo internazionale e beneficiano maggiormente dell’intervento pubblico, che si suppone anti-ciclico. La sensibile riapertura dei divari territoriali nell’ultimo quadriennio non è dunque un fatto scontato. Anche la spesa pubblica si è ridotta in misura decisamente più intensa al Sud. Ciò sembra dipendere sia da un effetto di composizione fra voci di spesa che da diverse dinamiche all’interno delle stesse voci di spesa; in alcuni casi proseguendo, ma in misura più accentuata, tendenze già visibili negli anni precedenti.(continua)