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Post n°562 pubblicato il 07 Marzo 2013 da angang1978
Se qualche mese fa fu Amandola a gettare un velo di vergogna sul giornalismo piemontese, un paio di giorni fa, dopo la partita tra la Juventus e il Napoli, ci pensa una radio web di tifosi della Juve. Che, ironizzando sulla coreografia del Vesuvio della partita di venerdi sera, per bocca di Annamaria Licata dichiara che la coreografia "ha portato sfiga" ai napoletani e dopo due giorni hanno incendiato l'unica cosa buona che avevano: Città della Scienza. Senza ulteriori considerazioni, vi allego l'audio originale, e mi chiedo per quanto ancora occorre sopportare queste dichiarazioni e provocazioni vergognose. Un festival di luoghi comuni e pregiudizi che atterriscono e tolgono fiato ad ogni razionale commento. Perchè non riguardano il calcio, ma persone, cittadini comuni. Ecco come Angelo Forgione riporta la trascrizione della trasmissione:
Partendo dal dileggio del Comandante Attilio Auricchio, che è pur sempre una carica istituzionale della città di Napoli, ecco i passaggi più carichi di ignominia: “Si chiama Napoli, se quella roba che è successa Venerdì succedeva in qualsiasi altra città italiana, venivano lì col lanciafiamme, li mettevano in galera e buttavano via le chiavi… ma siccome è a Napoli… figurati…
Ma si sa, a breve la smentita e la solita solfa padana: era una barzelletta, stavamo scherzando...
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