Post n°1948 pubblicato il 17 Novembre 2015 da angang1978
Nell'era della comunicazione liquida ed umorale si fa presto a dimenticare un dramma, perchè schiacciato e scacciato da uno maggiore, nell'attesa del successivo. E allora: che fine ha fato la Benevento alluvionata? Fino a quando andava di moda l'hashtag #savesannio #saverummo, la moda del momento teneva acceso un faro sul problema, ma poi?(continua) |
Post n°1947 pubblicato il 16 Novembre 2015 da angang1978
Dopo il raccoglimento e la solidarietà per la tragedia di Parigi, si sono accese le luminarie nel centro storico, le prime di un calendario che toccherà molte altre zone, inaugurando anche la Fiera di S. Gregorio Armeno e S. Biagio dei Librai.(continua) |
Post n°1946 pubblicato il 10 Novembre 2015 da angang1978
Prendendo spunto dalle suggestioni bucoliche evocate nell'omonima poesia di Raffaele Viviani, “Primitivamente” è un viaggio nel presente e nel passato di Acerra, città in provincia di Napoli, per raccontare e superare le etichette di “terra dei fuochi” e “triangolo della morte”.(continua) |
Post n°1945 pubblicato il 07 Novembre 2015 da angang1978
Il Sannio è in ginocchio. Anche se i riflettori mediatici si sono spenti, in terra sannitica perdura un grave stato di emergenza e i segni dell’alluvione devastante che ha colpito strade, scuole e aziende, sono ancora visibili. L’ allarme ha interessato i paesi a ridosso dei corsi d’acqua e i piccoli centri, come Pontelandolfo, che in queste settimane hanno potuto contare sull’aiuto e la solidarietà dei volontari. MO-Unione Mediterranea si è messa in contatto con gli abitanti del posto per offrire un contributo concreto.(continua) |
Post n°1944 pubblicato il 07 Novembre 2015 da angang1978
Quello scatto è un atto di verismo, di neorealismo padano. Coraggioso. Lo hai fatto imitando quelle centinaia di utenti meridionali che ogni settimana a qualsiasi ora del giorno e della notte pubblicano puparuoli mbuttunati, past e fasul coteche e cozze, parmigian e mulignan, pasta e provola, con la stessa grazia ed eleganza di una pennellata di Renoir. Lo fanno senza timore, con macchine digitali, caserecce, mostrando opere maestose ed imponenti, che mi suscitano, lo confesso, invidia ed un insano bisogno di divorare quelle leccornie. (continua) |