I love pitbull

il gameness


 perché il pitbull è la razza più scelta per i combattimenti tra cani e perché il pitbull viene considerato il cane più feroce in assoluto? In fin dei conti ci sono altri cani ben più grandi e massicci ed altrettanto aggressivi: Cane Corso, Dogo Argentino, Rottweiler, Boxer, Pastore del Caucaso, Dobermann, ecc. La spiegazione è contenuta nel libro "Cani Pericolosi" scritto da Stefano Nicelli (tra l'altro ideatore della festa del cane meticcio) e Valeria Rossi proprio in quell'anno il 2003 in cui il problema dei cosiddetti cani pericolosi ha conquistato anche le pagine dei quotidiani nazionali oltre la discussa ordinanza Sirchia che ha gettato lo scompiglio non solo tra i cinofili ma tra tutti gli amanti degli animali. Alla domanda perchè il pit bull è la razza più usata nei combattimenti, la risposta è stata secca e decisa: perchè è la migliore.In un forum sui cani ci si è domandati, allora, perchè è la razza migliore. «Perchè è la più cattiva, perchè è la più feroce? ASSOLUTAMENTE NO!!! E' la migliore perchè ha la massima tempra e la massima GAMENESS, quella che potremmo tradurre con determinazione, voglia di ottenere a qualsiasi costo il risultato prefisso.» «Ci sono centinaia di cani potenzialmente più potenti di un pit bull (che ricordiamo è un cane di medio-piccola taglia: alcuni soggetti Adba non superano i 12-13 kg). Se prendiamo per esempio un pastore del caucaso o un rottweiler e gli mettiamo davanti un pit bull distratto, che sta voltando lo sguardo altrove, ebbene per il pitbull non c'è scampo. Se però uno di questi due cani si trovasse di fronte un pitbull attento le cose cambierebbero: a) sarebbe difficilissimo da mordere, data una agilità e una velocità del pitbull impensabile per un cane grosso e pesante anche se aggressivo come potrebbe essere un rottweiler. b) anche se venisse morso seriamente, il pitbull non abbandonerebbe la lotta, poichè nel momento in cui ha scelto di combattere ha deciso che sarà lui il vincitore. Al contrario di molti cani di taglia grande e gigante che hanno poca tempra, e ovviamente non sono cani selezionati per combattere.» «Tutto questo è dovuto alla struttura ed il tipo di fisicità delle razze. Il pitbull, o meglio l'american pit bull terrier, è un cane selezionato per il combattimento, è il cane da combattimento per antonomasia. Questo non perchè sia il più potente, ma perchè fa della rapidità l' arma vincente dei suoi combattimenti. Un pit bull (che pesa da 13 a 27 kg) è dotato di quell'agilità, resistenza (deve muovere una massa leggera) e potenza del morso (ovvero la prerogativa di un cane da combattimento) che permettono, una medio-lunga durata del combattimento fra simili, oltre a quella caratteristica definita dagli americani come gameness, o combattività elevatissima. Il rottweiler (42-50 kg ca.), tanto per prendere un cane di grossa taglia, è un cane bovaro, selezionato per la custodia e la conduzione delle mandrie allevate in baviera da secoli. Ha mantenuto una buona soglia di aggressività necessaria per la protezione del padrone e dei suoi averi e per dominare animali almeno 4/5 volte più grosse di lui. Durante le guerre mondiali il carattere di questo cane è stato sicuramente incattivito, ciò ha aumentato notevolmente la sua aggressività, che oggi è ancora presente nella totalità dei soggetti. Tuttavia il rottweiler non è il cane ideale per un combattimento essendo molto pesante e avendo alte percentuali di massa grassa, pur detenendo il record di razza canina con il morso più potente.» Alla fine di tutto ciò vorrei chiudere con un riferimento agli autori del libro che vogliono dare una risposta ai tanti interrogativi che sono sorti e ancora perdurano su questo fenomeno dei cani pericolosi. Partendo dal concetto che i cani pericolosi di fatto non esistono. Gli autori cercano di spiegare in modo chiaro, il più semplice possibile e a volte anche accattivante, quali possono essere le vere ragioni che possono trasformare un cane da angelo a demonio; ragioni che il più delle volte vedono i proprietari e le selezioni sbagliate sul banco degli imputati.