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« Amstaff & pit bull: ugua...... »

Amstaff & pit bull: uguali o diversi? (parte 2)

Post n°11 pubblicato il 17 Aprile 2009 da Soul_Inside

Se questa fosse davvero la realtà dei fatti, credo non ci sarebbe neppure più alcun motivo di "scanno" tra pit bullisti e amstaffisti, o tra diverse "fazioni" di pit bullisti. Infatti ogni amatore di questa tipologia canina avrebbe una splendida scelta fra tre possibilità che possono adattarsi al suo stile di vita e alle sue esigenze. Non sarebbe il massimo? Tra l’altro è esattamente ciò che accade in razze ben più diffuse dei terrier di tipo bull: e l’esempio più famoso è quello del pastore tedesco, il “cane più amato dagli italiani” (e non solo). In questa razza le linee “da lavoro” e quelle “da bellezza” sono tanto differenziate da farle sembrare due razze diverse: eppure hanno tutti un pedigree con scritto “pastore tedesco”, e nessuno si sogna di dire che la razza “non è fissata geneticamente”. Non solo: vivono tutti felici e contenti. C’è chi alleva cani “superbravi” (ma quasi sempre bruttini); c’è chi alleva cani “superbelli” (ma incapaci di esprimersi aimassimi livelli agonistici nel campo del lavoro); c’è infine chi produce soggetti esteticamente gradevoli, equilibrati e capaci di difendere il padrone in caso di necessità. Non saranno Auslesi e non arriveranno mai su una manica a duecento all’ora, ma sono cani “completi” capaci di rendere felici migliaia di famiglie. E lo ripeto: gli allevatori vivono tutti felicemente, senza bisogno di darsi addosso l’uno con l’altro. Ognuno segue il proprio ideale cinofilo e la propria passione, ma ognuno si è anche ritagliato il proprio settore, i propri clienti, il proprio giro di affari. Lavorano tutti, guadagnano tutti bene...e non sentirete mai un allevatore di cani da bellezza che dice peste e corna dei cani da lavoro (o viceversa). Tutti vi parleranno sempre benissimo del pastore tedesco, una razza che al suo interno è palesemente divisa in tre...ma che ufficialmente è, e resta, una sola. Nessuno ha la minima intenzione di cambiare questa realtà...perché hanno capito tutti benissimo che la promozione del...“marchio pastore tedesco” fa il gioco di tutti e avvantaggia tutti. La razza piace a un pubblico sempre crescente, la Società specializzata è una sola e quindi, spendendo le energie di uno, promuove per tre....e di sicuro non ci sono problemi ad abbinare i clienti giusti all’allevatore giusto, visto che ci sono clienti e lavoro per tutti. Così si riesce ad accontentare anche il pubblico...e la razza rimane in testa alle classifiche dei “top dog”. Con questo non voglio certo dire che i pastoristi non litighino tra loro...per carità: non conosco alcuna realtà cinofila in cui non ci si scanni. Ma è fondamentale che i dissapori e le liti non vadano MAI a ripercuotersi sull’immagine della razza. E questo, statene certi, il mondo del pastore tedesco l’ha capito benissimo. Quello dei terrier di tipo bull, invece, sembra voler fare esattamente il contrario. E proprio nel momento storico in cui queste razze (TUTTE, nessuna esclusa) si trovano in una situazione delicatissima; proprio quando TUTTI gli allevatori e gli amatori dovrebbero unirsi contro la disinformazione, i pregiudizi e le criminalizzazioni....ecco che ci troviamo invece di fronte il panorama più desolante che si possa immaginare: quello di una guerriglia interna in cui ci si spara tra fratelli, anziché far fronte comune contro il vero nemico. Voi riuscite a farvi venire in mente qualcosa di più stupido?
Io no.

Gentilmente concesso da Valeria Rossi e pubblicato originalmente su www.tipresentoilcane.com

 

ndg (nota del Geco :O):Le tre fotografie a corredo dell'articolo vogliono essere un aiuto per coloro che non hanno le idee ben chiare in merito alle evoluzioni sviluppatesi dal medesimo cane di un tempo,ed è per questo che ho scelto soggetti il più possibile vicini alla "generalizzazione" della Razza o "tipo". L'american Staffordshire tende ad essere un cane elegante,bello e robusto,pur senza cadere in eccessi di pesantezza od eccessiva ossatura. L'APBT cosiddetto di "tipo UKC" impersona un cane molto vicino alla morfologia dell'American Staffordshire,ma spesso più massiccio e "possente". Per un neofita forse sarà utile sapere che un Amstaff non presenta mai un naso rosso (red-nose) ed una colorazione "cioccolato",che sono tipicamente segni di distinzione dell'APBT. Nel caso abbiate i primi dubbi,cominciate a dare un occhiata al naso...è già un passo analitico in avanti. L'APBT cosiddetto di "tipo ADBA" è invece la continuazione dell'antico cane di un tempo,molto più leggero dell'Amstaff e del Pit Bull UKC odierno. Le finalità dell'allevare ADBA consistono nella ricerca della conservazione di un cane Atleta per eccellenza,un cane agile,dotato di cuore e polmoni quasi instancabili,un grande morso ed un grande "cuore",e questa volta in senso metaforico. Bene...per concludere mi pare onesto sottolineare che le descrizioni sono volutamente "semplicistiche e generalizzanti" (come già diceva Valeria nel bell'articolo),in quanto esistono Amstaff meno "belli" e più goffi,APBT UKC atletici e non appesantiti ed APBT ADBA che sfiorano ed a volte anche superano i 30 chili. Ricordo "Colby Primo",che servi' per la stesura dello Standard AKC dell'Amstaff,e che era registrato addirittura come Apbt in standard ADBA ( nr. 500-01) e UKC ( nr. 223-460),e come Amstaff in standard AKC ( nr. 641-443) ,cosi come molti soggetti presentano a tutt'oggi una doppia registrazione come Amstaff e Pit Bull,in ambito AKC ed UKC,e che in America sono innumerevoli i Pit Bull iscritti sia UKC che ADBA. Con tutti i distinguo che vogliamo fare,io personalmente li ritengo tutti figli di un unico cane....un piccolo e mastodontico tipetto...chiamato Bull and Terrier...figlio della povertà e delle vicissitudini degli Inglesi ed Irlandesi del secolo scorso...che ha conquistato il mondo e i nostri cuori!

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