DUE MONDI

Post N° 1037


Leggendo questo libro di Pennac, questo brano mi è sembrato veramente attuale, quasi se l'autore avesse voluto anticipare la tragedia della recente guerra tra Israeliani e Palestinesi. Dopotutto, la morte così come è riportata nelle righe, è simile a qualsiasi decesso di un essere umano, soprattutto quando prodotto inesorabile di una guerra, SEMPRE DI PER SE INACCETTABILE ED INCOMPRENSIBILE. Per questo motivo lo trascritta e riportata qui sul Blog. Affinchè sia oggetto di riflessione da parte di tutti Noi, da tutti gli uomini di buona volontà e che credono alla pace come principio essenziale e fondamentale per il progresso individuale e collettivo per loro stessi e per gli altri. Non deve essere questo una sorta di dogma morale o etico, ma deve essere un componente importante di una coscienza nuova, più libera e culturalmente più avanzata. Le esigenze e i credo politici, economici e religiosi devono inchinarsi a questo principio-base del vivere insieme. Soltanto recependo ciò e mettendolo poi in pratica, forse, l'uomo progredirà, migliorando se stessi. la propria vita e garantendo così un futuro ai propri figli e discendenti sicuramente più sereno ed auspicabile da tutti.    "Riflessioni"  di  mauro