DUE MONDI

Neve fuori stagione


Ben strano risveglio, quasi duemila anni fa, quella mattina dl 5 agosto. Il cocuzzolo dell'Esquilino, nascosto da un manto candido. Neve ad agosto? Così riportano le cronache, che recano la data del 352, mentre qualcuno azzarda il 358. Meno stupite del resto della popolazione furono due persone. Un tale Giovanni, che non sapeva più dove mettere tutto il denaro posseduto. E papa Liberio. In sogno, infatti, la madonna li aveva messi contemporaneamente sull'avviso. Con la postilla che in quel punto, con i soldi di Giovanni e il benestare di Liberio, avrebbero dovuto edificare una chiesa. . E' l'atto di nascita della basilica di S. Maria maggiore. Che per nome di battesimo, quasi obbligato, ebbe Madonna della neve, ma se ne porta dietro numerosi altri. Liberio, papa dal maggio 352 al settebre 366, risulta un tipetto particolare. Ricordato soprattutto come primo pontefice a non diventare santo. Era noto, poi, per il pallino della verginità. Una fissazione maniacale che può spiegare la storia, altrimenti poco verosimile, della neve ad agosto e del sogno profetico. Nel 431 il Concilio di Efeso abveva sancito il dogma della divina maternità. La neve, immacolata, è un evidente simbolo di purezza. Liberio avrebbe fatto due più due e soddisfatto così la propria ossessione. Giene derivò comunque il merito di aver lasciato ai posteri uno dei monumenti, arricchito in particolare nel Settecento, più belli della città. E la neve fuori stagione? La scettica interpretazione laica propende per una fitta grandinata.   Articolo tratto da E-polis del 20 gennaio 2009 di Giuliano Capecelatro, giornalista    e scrittore