DUE MONDI

E don Sturzo diede vita al Partito Popolare


La sagoma massiccia del Pantheon è come se la nascondesse. Ma la targa, non particolarmente visibile, issata sulle mura scolorite dell'hotel Santa Chiara, alle spalle del tempio dedicato dai pragmatici romani ad ogni possibile divinità, documenta un momento fondamentale della vita politica italiana. In quell'albergo, il 18 gennaio 1919, don Luigi Sturzo dava vita al Partito Popolare italiano. Atto che segna l'ingresso ufficiale dei cattolici nella vita politica del paese. Fino al 1913 il Vaticano aveva tenuto il broncio allo stato unitarrio e imposto ai cattolici di tenersi alla larga dalla politica. Quell'anno, con la mediazione diplomatica del marchese Ottorino Gentiloni, la Santa Sede aveva fatto una prima concessione. Anche perchè i socialisti guadagnavano terreno e voti, e l'idea di un governo tendente al rosso faceva tremare vene e polsi al pontefice, che decise di venire a più miti consigli. Finita la guerra, con lItalia nominalmente vittoriosa ma con le ossa alquanto a pezzi, nacque il partito, per opporre all'avanzata socialista una coerente azione sociale dei cattolici. Purtroppo l'Italia in quegli anni stava per consegnarsi al fascismo e al suo caporione. Questi, complice il re fellone, cancellò ben presto ogni forma di democrazia, e quindi il giovane partito, Che nel dopoguerra sarebbe rinato come Democrazia Cristiana. Folle di turisti si accalcano nelle strade intorno per estasiarsi a comando davanti al monumento. Nessuno butta un occhio alla targa. Che sta lì isolata, impolverata. Mesta.Articolo di Giovanni Capecelatro, tratto da E-Polis di Roma del 1 settembre 2009