DUE MONDIPersonal Diary |
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NON ADARTENE VIA......
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Neanche solo un istante
Da solo un instante
Morirei senza te
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ANCHE PER TE....
Anche per te vorrei morire ed io morir non so
anche per te darei qualcosa che non ho
e così, e così, e così
io resto qui
a darle i miei pensieri,
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi...
al vento avrebbe detto sì....
Lucio Battisti
RICORDATI DI ME
Ricordati di me
quando ridi quando sei da sola
fidati di me
questa vita e questo tempo vola
Antonello Venditti
CARNEVALE
Per ognuno di Noi c'è una maschera
se nasconde un sorriso o una lacrima
io non lo dico ma lo so
Riccardo Cocciante
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IO E TE...DUE MONDI IN UNO
E' una vela, una vela la mia mente
prua verso l'altra gente
vento magica corrente
quanto Amore...
Lucio Battisti
DECISAMENTE TU....
...e adesso scendi dal piedistallo
perché sei vetro non sei cristallo
e adesso basta col tuo veleno
perché sei niente forse di meno...
Riccardo Cocciante
RESTA CON ME........
Resta con me con i miei occhi così disperati,
arrossati da troppi uragani
da troppo vino e da troppi amori
senza speranza senza mai domani
Resta con me a spiare cosa fa il rumore
quando il silenzio lo scaccia lontano
e resta solo il tempo per l'amore,
l'amore stretto qui nella mia mano
Riccardo Cocciante
Post n°1040 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da Ramses1961
La salita del Grillo e il prete assurto a dittatore Il marchese del Grillo, è ovvio. La figura, a metà tra cronaca e legenda, dà fama e smalto alla breve salita che si inerpica verso piazza Magnanapoli e via Nazionale, o scende spedita vero la piazza omonima per raggiungere l'ultimo tratto di via Cavour. Con l'ipoteca del faccione malizioso di Alberto Sordi che, con la mano di Mino Monicelli, sullo scermo prestò corpo e battute allo stravagante aristocratico. Ma la piccola strada ha altro di curioso da offrire. Come la targa che sulla facciata di una modesta e trasandata palazzina, al civico 17, ricorda che quell'edificio ospitò, tra il XVII E XIX secolo, la tipografia della Congregazione de propaganda fide, cioè il quartier generale dell'opera missionaria della Chiesa di Roma. Il primo testo, informa la targa, che uscì dalla tipografia, era il 1629, fu un dizionario georgiano-italiano. Curato da Stefano Paolini e Nikifur Irbach. Due studiosi, di certi illustri in quegli anni, ma di cui oggi si fatica assai a trovare le tracce. La targa è del 1983. Collocata lì per iniziativa di quella che era la repubblica socialista sovietica della Georgia, la patria di Stalin. L'impero sovietico si è nel frattempo dissolto. La Georgia è una repubblica autonoma. Stalin è bollato dalla Storia come dittatore sanguinario. Ma aveva mosso i primi passi in seminario. Così, per i bizzarri intrecci del destino, la targa della salita del Grillo può collegare in un'unica scena virtuale il prete assurto a dittatore, la sua patria, e l'apostolato della Congregazione. Articolo tratto da E polis di Roma del 10 febbraio 2009 di Giuliano Capecelatro, giornalista e scrittore |
Post n°1039 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da Ramses1961
A Trieste due gradi di giudizio e due richieste di risarcimento Tenta di impiccarsi in cella ROMA - Disperato, senza orizzonti, solo con i suoi pensieri in quella cella. Il detenuto curdo decide di farla finita, riduce due federe a striscioline, si mette il cappio al collo. Ma ecco che le guardie del carcere triestino del Coroneo intuiscono la situazione, e all'ultimo momento lo salvano.
Incredibile ma vero......la cultura del Diritto Romano, tutta essenzialità concretezza, sembra veramente sparita del tutto!!!! Altro che riforme.....qui è necessario rifare tutto, dando le responsabilità alle persone giuste e all'interpretazione della legge una capacità più larga e meno restrittiva rispetto alle norme. Se no, altre memorabili gaffes giuridiche saranno sempre in agguato!!!..... "Riflessioni" di mauro |
Post n°1038 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da Ramses1961
Ben strano risveglio, quasi duemila anni fa, quella mattina dl 5 agosto. Il cocuzzolo dell'Esquilino, nascosto da un manto candido. Neve ad agosto? Così riportano le cronache, che recano la data del 352, mentre qualcuno azzarda il 358. Meno stupite del resto della popolazione furono due persone. Un tale Giovanni, che non sapeva più dove mettere tutto il denaro posseduto. E papa Liberio. In sogno, infatti, la madonna li aveva messi contemporaneamente sull'avviso. Con la postilla che in quel punto, con i soldi di Giovanni e il benestare di Liberio, avrebbero dovuto edificare una chiesa. . E' l'atto di nascita della basilica di S. Maria maggiore. Che per nome di battesimo, quasi obbligato, ebbe Madonna della neve, ma se ne porta dietro numerosi altri. Liberio, papa dal maggio 352 al settebre 366, risulta un tipetto particolare. Ricordato soprattutto come primo pontefice a non diventare santo. Era noto, poi, per il pallino della verginità. Una fissazione maniacale che può spiegare la storia, altrimenti poco verosimile, della neve ad agosto e del sogno profetico. Nel 431 il Concilio di Efeso abveva sancito il dogma della divina maternità. La neve, immacolata, è un evidente simbolo di purezza. Liberio avrebbe fatto due più due e soddisfatto così la propria ossessione. Giene derivò comunque il merito di aver lasciato ai posteri uno dei monumenti, arricchito in particolare nel Settecento, più belli della città. E la neve fuori stagione? La scettica interpretazione laica propende per una fitta grandinata. Articolo tratto da E-polis del 20 gennaio 2009 di Giuliano Capecelatro, giornalista |
Post n°1037 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da Ramses1961
Leggendo questo libro di Pennac, questo brano mi è sembrato veramente attuale, quasi se l'autore avesse voluto anticipare la tragedia della recente guerra tra Israeliani e Palestinesi. Dopotutto, la morte così come è riportata nelle righe, è simile a qualsiasi decesso di un essere umano, soprattutto quando prodotto inesorabile di una guerra, SEMPRE DI PER SE INACCETTABILE ED INCOMPRENSIBILE. Per questo motivo lo trascritta e riportata qui sul Blog. Affinchè sia oggetto di riflessione da parte di tutti Noi, da tutti gli uomini di buona volontà e che credono alla pace come principio essenziale e fondamentale per il progresso individuale e collettivo per loro stessi e per gli altri. Non deve essere questo una sorta di dogma morale o etico, ma deve essere un componente importante di una coscienza nuova, più libera e culturalmente più avanzata. Le esigenze e i credo politici, economici e religiosi devono inchinarsi a questo principio-base del vivere insieme. Soltanto recependo ciò e mettendolo poi in pratica, forse, l'uomo progredirà, migliorando se stessi. la propria vita e garantendo così un futuro ai propri figli e discendenti sicuramente più sereno ed auspicabile da tutti. "Riflessioni" di mauro |
Post n°1036 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da Ramses1961
"La voce del cronista guidava la telecamera, lungo rue de Transavaal sul petto di Six, verso l'incrocio tra rue Piat e rue de Envierges, i quella piattaforma che offre una vista impareggiabile sulla distruzione di Beleville....E di colpo ho sentito tra le dita il freddo mortale della foto strappata dalle mani di Clèment, fredda come la pelle di un morto, fredda come l'assenza di Six, e nel calore del nostro letto comune ho capito che con la morte di Six avevamo perso un'altra ragione di vivere, che dopo lo zio Stojil il vecchio Thian anch Six aveva levato l'ancora, aveva strappato uno dei miei legami con il mondo, poichè con lui non avevo perso un amico, avevo perso la parte migliore di me stesso, come sempre quando un amico se ne va, un'ancora strappata al cuore del mio essere, un pezzo del mio cuore insanguinato appeso a quell'ancora levata, e non era solo vino quello che mi colava dagli occhi, erano le lacrime delle mie lacrime, quell'inesauribile riserva di sofferenza, il vitigno così fertile del dolore di vivere, così profondamente radicato nella nostra terra di lutto...... Passo tratto dal libro "Signor Malausseène" (1995) di Daniel Pennac |
Post n°1035 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Ramses1961
Nei 18 giorni di guerra l'ospedale di Rafah ha ricoverato 440 feriti, 38 dei quali sono morti. Se si sottraggono a quei 440 i bambini (89), le donne (71), gli anziani e i non-combattenti, di numero imprecisato, si ricava il sospetto che Israele ammazzi soprattutto inermi. O almeno questa è la convinzione del dottor Shiada. Quale poi sia logica del tutto, in effetti non è chiaro. Qui a Rafah l'aviazione da due giorni bombarda soprattutto la zona limitrofa alla terra di nessuno tra Egitto e Gaza, lì dove sbucano centinaia di tunnel sotterranei. Ma quelle gallerie probabilmente non sono così fondamentali agli equilibri strategici come si vuol far credere. (15 gennaio 2009) |
Post n°1034 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Ramses1961
I compagni degli otto bambini feriti quella notte, ieri avevano ripreso a giocare sotto il tronco di una palma mozzata dall'esplosione. Anche la vita degli adulti prosegue in una stralunata normalità. Restano aperti i barbieri, farmacie, negozi di alimentari; e il ristorante Bassam, di cui ieri abbiamo apprezzato la shawarma. Circolano automobili. Il corso è affollato. L'erogazione di acqua e di luce subisce sospensioni saltuarie in alcune zone. La campagna rifornisce ancora le bancarelle del mercato di zucchine, cavoli e arance. Il prezzo di alcuni generi di prima necessità, come lo zucchero, è triplicato. Il costo della benzina è raddoppiato, ed è aumentato in proporzione il numero di carretti trainati da cavallini e asinelli. Sui carretti, su rimorchi di trattori, famiglie si trasferiscono da zone pericolose ad aree più sicure, il marito alla guida, i bambini e la moglie (o le mogli) sul pianale. (continua) |
Post n°1033 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Ramses1961
Un tempo era il grido di guerra di quello che si chiamava il "fronte del rifiuto" poiché rifiutava l'esistenza di Israele. Ora lo trovi sulla bocca di palestinesi che avevano accettato l'idea di convivere con lo Stato ebraico. Forse l'ira sbollirà. Ma al momento la guerra sembra riunificare i palestinesi della Striscia sotto le bandiere che a Rafah sventolano da ogni lampione: le verdi di Hamas, le nere della Jihad islamica. (continua) |
Post n°1032 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Ramses1961
La guerra sembra riunificare i palestinesi sotto le bandiere degli integralisti Tra i guerriglieri nella Striscia GAZA - Il cielo appartiene a Israele, ma in città comanda tuttora Hamas. I suoi capi, i suoi guerrieri, escono dopo le nove di sera, quando scatta il coprifuoco. Di giorno non si fanno vedere, se non sul valico di confine con l'Egitto. Una decina, non uno in divisa. Un paio a piedi nudi. Gli altri in tuta da ginnastica; tre con una camicia avana di foggia militare. Imbronciati, diffidenti, ma nel loro modo rustico grati all'europeo che si affaccia da questa parte. Discutono a lungo se autorizzarti a raggiungere Gaza city a bordo di un'ambulanza, ma concludono che non è possibile, le ambulanze egiziane non fanno questo genere di trasporti e le ambulanze palestinesi non viaggiano tra il nord e il sud della Striscia: "Gli israeliani le mitragliano. Ma no, mica sempre. È gente civile, quella!", ghigna l'unico che parla l'inglese. Hanno l'aspetto di un gruppo di sbandati: eppure Hamas non sembra affatto allo sbando. A Rafah ha perso il municipio e le stazioni di polizia, spianati dalle bombe israeliane, ma non il suo potere di controllo. (continua) |
Post n°1031 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da Ramses1961
http://makia.ilcannocchiale.it/2009/01/07/questo_video_potrebbe_essere_i.html?YY=2009&mm=1&dd=5 Senza parole.......ecco come rimango guardando realtà atroci "Esternazioni" di mauro |
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Nickname: Ramses1961
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![]() ![]() ![]() ![]() Età: 62 Prov: RM |
E VORREI VIVERE CON TE
Io sono da bosco e da riviera
e vorrei vivere con Te
in una dimensione un pò più vera
che si menifesterà da se
senza paure e senza regole
seguendo il vento come nuvole
per sempre ormai incontaminabili
Riccardo Cocciante
PER LEI
io me ne andro' ai limiti dell'impossibile per lei
per lei superero' me stesso e mi trasformero' se vuole
saremo indivisibili estremi indispensabili
Riccardo Cocciante
IMAGINE
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
John Lennon
SENZA DI TE
Senza te, io senza te
solo continuerò e dormirò
mi sveglierò, camminerò
lavorerò, qualche cosa farò
qualche cosa farò, si, qualche cosa farò
qualche cosa di sicuro io farò: piangerò
si, io piangerò
Lucio Battisti
LA MIA LUCE
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al suo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me
Lucio Battisti
QUANDO SI VUOLE BENE......
Quando si vuole bene, bene veramente
non si è più banali, non si è più comuni
e anche una parola, se soltanto mia
sfiora le tue labbra e diventa poesia...
Riccardo Cocciante
ANCORA.....
....e anche se incontrassi un angelo direi
....non mi fai volare in alto quanto Lei!...
no....non mi fai volare in alto.....ancora!
Eduardo De Crescenzo
I SOGNI....
Le stelle stanno in cielo
e i Sogni....non lo so
So solo che son pochi....
quelli che s'avverano.....
Vasco Rossi
IL NOSTRO CARO ANGELO
...lui dorme nei cespugli in fondo agli alberi ma schiavo non sarà mai...
Lucio Battisti
STAI CON ME...
Stai con me oppure no
soltanto un attimo ti prego
ci stai per essere ancora mia
oppure ci stai per non andare via
Vasco Rossi
BELLA
mentre tu mentivi
e mi dicevi che
ancora più di prima
tu amavi me
prima che io capissi
e riscegliessi Te....
eri bella...
comunque bella
Lucio Battisti
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