imbrrogliati

Post N° 3


2009 alfano è di parte, non mi rappresenta io chiedo con tutto il cuore e la ragione e pure la dignità ad alfano le sue dimissioni e un processo normale per berlusconi, non me ne faccio un bel niente di un ministro che protegge i potenti, a me fa spavento, vuol dire che siamo tornati al medioevo, alle massonerie, che pure nel passato avevano anche ragione d'essere ma oggi no. Per proteggere i potenti devo pagare un ministro alfano, un parlamento in buona parte corrotto, a questo punto non ci resta che di pietro e i referendum, voglio un italia pulita, una promessa benigna per i giovani tutti, non quelli che figli di potenti o parlamentari o politici o imprenditori, non magari essendo idonei fanno il potere in italia, vergogna signor ministro, io voglio giustizia e non protettorati di delinquenti, anzi se politico va giudicato più severamente, lei mi pare una persona che in politica non dovrebbe esserci, lei è solo una mano del berlusconi che bene farebbe a farsi giudicare, che se previti è stato condannato ,è bene ,è chiaro che pure berlusconi è un colpevole, non si può più sopportare una giustizia così ingiusta e di parte, voterò di pietro Richiesta urgente del ministro della Giustizia sui giudici di Salerno e Catanzaro inviata alla sezione disciplinare del Csm convocata per sabato 10 gennaio Guerra delle procure, Alfano al Csm "Trasferite quei sette magistrati" Al centro della vicenda lo scontro sull'inchiesta 'Why not' e le denunce del pm De Magistris Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ROMA - Trasferimento di sede e di funzione per sei magistrati di Salerno e Catanzaro, stop anche allo stipendio per il procuratore di Salerno, Luigi Apicella, di cui la Cassazione ha già chiesto il trasferimento cautelare. E' la richiesta, in via d'urgenza, che il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha firmato nella tarda serata di ieri e che sarà inviata alla sezione disciplinare del Csm, già convocata per domani, sabato 10 gennaio. La decisione del ministro della Giustizia è stata presa alla luce degli accertamenti svolti dagli ispettori di via Arenula e dei documenti inviati da Palazzo dei Marescialli in merito allo scontro sulle due procure. Oltre all'atto di incolpazione nei confronti di Apicella, gli altri magistrati di Salerno di cui Alfano chiede il trasferimento cautelare d'ufficio in via d'urgenza, sono i sostituti Gabriella Nuzzi e Dionigio Versani, che hanno messo sotto inchiesta i colleghi di Catanzaro e che hanno firmato il sequestro del fascicolo 'Why not' dopo le denunce di Luigi De Magistris (l'ex pm di Catanzaro titolare di quell'inchiesta fintanto che non gli è stata avocata). I magistrati di Catanzaro colpiti dal provvedimento del Guardasigilli sono invece il procuratore generale Enzo Jannelli, i sostituti Alfredo Garbati, Domenico De Lorenzo e Salvatore Curcio: si tratta delle toghe che hanno firmato il provvedimento di controsequestro del fascicolo 'Why not' e che hanno a loro volta messo sotto inchiesta i colleghi salernitani. In questo modo, al termine di un'istruttoria avviata dal suo ispettorato, il ministro Alfano ha esercitato con pugno di ferro l'azione disciplinare, potere che condivide con il procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito. Se però per quest'ultimo l'azione disciplinare è un obbligo di legge, per il Guardasigilli è una facoltà. Che Alfano ha voluto esercitare appieno, andando anche oltre la misura cautelare chiesta dal Pg della Cassazione soltanto per Apicella.