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XIII Domenica del Tempo Ordinario A


XIII Domenica del Tempo Ordinario A  Domenica 2 luglio 2017
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,37-42 In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di Me non è degno di Me; chi ama figlio o figlia più di Me non è degno di Me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di Me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie Me, e chi accoglie Me accoglie Colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità Io vi dico: non perderà la sua ricompensa».  Rivelazione di Gesù a Maria Valtorta  Corrispondenza nell’“Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta Volume 4 - Capitolo 265,12-14 (Il Vangelo di questa domenica era presente la settimana scorsa nel brano rivelato a Maria Valtorta, come anche il testo di seguito) In verità i nemici dell’uomo sono gli uomini oltre che i demoni; e i nemici dell’uomo nuovo, del cristiano, saranno quelli di casa, coi loro lamenti, minacce o suppliche. Chi però d’ora in poi amerà il padre e la madre più di Me non è degno di Me; chi ama il figlio o la figlia più di Me non è degno di Me. Chi non prende la sua croce quotidiana, complessa, fatta di rassegnazioni, di rinunce, di ubbidienze, di eroismi, di dolori, di malattie, di lutti, di tutto quello che manifesta la volontà di Dio o una prova dell’uomo, e con essa non mi segue, non è degno di Me. Chi tiene conto della sua vita terrena più di quella spirituale perderà la Vita vera. Chi avrà perduto la sua vita terrena per amore mio la ritroverà eterna e beata. Chi riceve voi riceve Me. Chi riceve Me riceve Colui che mi ha mandato. Chi riceve un profeta come profeta riceverà premio proporzionato alla carità data al profeta, chi un giusto come giusto riceverà un premio proporzionato al giusto. E ciò perché chi riconosce nel profeta il profeta è segno che è profeta lui pure, ossia molto santo perché tenuto fra le braccia dallo Spirito di Dio, e chi avrà riconosciuto un giusto come giusto dimostra di essere lui stesso giusto, perché le anime simili si riconoscono. Ad ognuno dunque sarà dato secondo giustizia. Ma a chi avrà dato anche un solo calice d’acqua pura ad uno dei miei servi, fosse anche il più piccolo -e sono servi di Gesù tutti quelli che lo predicano con una vita santa, e possono esserlo i re come i mendicanti, i sapienti come coloro che non sanno nulla, i vecchi come i pargoli, perché in tutte le età e le classi si può essere miei discepoli- chi avrà dato ad un mio discepolo anche un calice d’acqua in mio Nome e perché mio discepolo, in verità vi dico che non perderà la sua ricompensa.  Ho detto. Ora preghiamo e poi andiamo a casa. All’alba partirete e così: Simone di Giona con Giovanni, Simone Zelote con Giuda Iscariota, Andrea con Matteo, Giacomo d’Alfeo con Tommaso, Filippo con Giacomo di Zebedeo, Giuda mio fratello con Bartolomeo. Questa settimana così. Poi darò il nuovo ordine. Preghiamo». E pregano ad alta voce… Estratto di “l’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta