IMMAGINIRCFO

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«Tentano prendere i migliori, gli animi capaci di maggior prodigio di Grazia, ed usano degli stessi uomini per farlo, oltre che delle loro tentazioni. Ce ne sono tanti nel mondo che per un piatto di lenticchie rinunciano alla primogenitura!» . «Maestro, l’altro giorno Tu dicevi che molti sono quelli che si lasciano sedurre da cose del mondo. Sarebbero ancora quelli che pescano per satana?», chiede Giacomo d’Alfeo. «Sì, fratello mio. In quella parabola l’uomo si lasciò sedurre dal molto denaro che poteva dare molto godimento, perdendo ogni diritto al Tesoro del Regno. Ma in verità vi dico che su cento uomini solo un terzo sa resistere alla tentazione dell’oro o ad altre seduzioni, e di questo terzo solo la metà sa farlo in maniera eroica. Il mondo muore asfissiato per aggravarsi vo­lontariamente dei lacci del peccato. Vale meglio essere spogli di tutto anziché avere ricchezze irrisorie e illusorie. Sappiate fare come i saggi gioiellieri, i quali, saputo che in un luogo è stata pescata una perla rarissima, non si preoccupano di trat­tenere tante piccole gioie nei loro forzieri, ma di tutto si libe­rano per acquistare quella perla meravigliosa». «Ma allora perché Tu stesso metti delle differenze nelle mis­sioni che dai alle persone che ti seguono, e dici che noi le mis­sioni le dobbiamo tenere come dono di Dio? Allora bisognereb­be rinunciare anche a queste, perché anche queste sono bricio­le rispetto al Regno dei Cieli», dice Bartolomeo. «Non briciole: mezzi sono. Briciole sarebbero, meglio anco­ra, sarebbero festuche di paglia sudicia, se divenissero scopo umano nella vita. Quelli che armeggiano per avere un posto a scopo di utile umano fanno di quel posto, anche se santo, una festuca di paglia sudicia. Ma fatene una ubbidiente accettazione, un gioioso dovere, un totale olocausto, e ne farete una perla rarissima. La missione è un olocausto, se compiuta senza riser­va, è un martino, è una gloria. Gronda lacrime, sudore, san­gue. Ma forma corona di eterna regalità». «Tu sai proprio rispondere a tutto!». «Ma mi avete capito? Comprendete ciò che Io dico con pa­ragoni trovati nelle cose di ogni giorno, illuminate però da una luce soprannaturale che ne fa spiegazione a cose eterne?». «Sì, Maestro». «Ricordatevi allora il metodo per istruire le turbe. Perché questo è uno dei segreti degli scribi e dei rabbi: ricordare. In verità vi dico che ognuno di voi, istruito nella sapienza di pos­sedere il Regno dei Cieli, è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dal suo tesoro ciò che serve alla famiglia, usando co­se antiche o cose nuove, ma tutte per l’unico scopo di procurare il benessere ai propri figli». L’acqua è cessata. Lasciamo in pace le donne e andiamo dal vecchio Tobia che sta per aprire i suoi occhi spirituali sulle albe dell’aldilà. La pace a voi, donne». Estratto di “l’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta