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Microsoft Works come Google: con la pubblicità


In questo articolo ecco le nuove strategie per frenare la fuga dai software microsoft: regalare software chiuso agli utenti facendoselo pagare dalla pubblicità (niente di nuovo. è il modello della tv generalista italiana.. se funziona, è ben chiaro di chi faranno gli interessi, nel medio e lungo periodo..)Sarebbe stato bello che l'articolista mettesse ben in evidenza, nel campo dei software da installare sul PC (come e' il caso di MS works), anche l'alternativa più a vantaggio del lettore generico: Open Office che non solo è gratuito per l'utente (il senso di free a cui si riferisce l'articolo) , ma è anche privo di pubblicità e, cosa ancora più importante, libero di essere utilizzato, modificato, ridistribuito, adattato etc. grazie alla licenza GPL.Magari spiegando che oltre ai brand che si fanno la guerra (MS contro Google etc.. ), c'e' una grande rivoluzione in atto, partita dal basso (dalla gente) ed oggi abbracciata da qualche corporation (che ovviamente pensa a come conciliarla coi suoi interessi e profitti) come Sun (che rilasciò il sorgente di partenza di openoffice quando si chiamava Staroffice acquisendo una azienda tedesca di nome Stardivision) che dimostra che un altro modello di sviluppo dei servizi ICT di base e' possibile, affidabile, efficiente, economico controllabile etc. : si chiama software libero. E' una novità, nel 2007? non credo.. com'è che i media non ne parlano?hanno (altri) interessi al di fuori di servire i loro lettori?ciaoPS ho provato a postare questo semplice commento sul sito in questione ma mi richiedeva di effettuare la registrazione (e solo dopo aver scritto tutto il testo, senza avvisare prima..) allora mi son detto, ma vai ben a scriverlo a casa tua.. :-)