IMO

l'annozero dell'informazione in italia


ieri ho assistito ad Annozero, la trasmissione di Santoro e devo dire che partire con un "dibattito" sullo stato dell'informazione in Italia sulle ceneri ancor calde di Biagi sicuramente non e' stato un fatto sorprendente.Tuttavia un paio di considerazioni mi saltano in mente: la prima e' la totale indifferenza manifestata dai presenti sul fatto che internet non rappresenta solo un nuovo mezzo trasmissivo per il vecchio modello di trasmissione unidirezionale, quanto l'unica possibilita' oggi per rappresentare veramente il pluralismo di opinioni che ogni persona che ha (sviluppato) una coscienza critica puo' e deve condividere e maturare nella societa' civile di cui si fregia di fare parte.Quindi non e' tanto il Grillo che usa internet la novita' in quanto si configura anche qui un modello sufficientemente unidirezionale di comunicazione (benche' sia giusto considerarlo un catalizzatore che da voce a chi forse non ha maturato la consapevolezza delle sue opinioni, per vari motivi, e quindi si aggrega e prende a prestito lo "stile" di grillo.. ma questa e' un'altra storia ed un altro problema di questo sventurato paese!), ma la novita' (il cambio di passo..) e' l'internet dei mille blog collegati pił o meno in rete che sviluppano lentamente un percorso di critica ragionata, di consapevolezza, di diffusione (sempre piu') capillare di notizie e punti di vista che altrimenti sarebbero soffocati dai media tradizionali che sono oramai sclerotizzati a difesa delle posizioni di potere di chi li paga.Tra parentesi, il senso della direzione che internet oggi ha preso, almeno in italia, lo da' una notizia che non ho notato ripresa e commentata da molte parti, che la Rai da settembre 2007 si collega direttamente al Mix, il nodo di scambio della internet italiana grazie alle politiche "piu' aperte" di adesione del Mix stesso.Ora da questa posizione privilegiata Rai potra' diffondere i suoi contenuti sugli utenti internet italiani (IPTV?), ma mi chiedo anche: "sara' veramente concesso a tutti, vecchi e nuovi produttori di contenuti, con o senza licenza, di attaccarsi al mix per diffondere meglio su internet i propri contenuti, o non rappresenta, questo, un ulteriore passo verso la distinzione tra produttori e consumatori di contenuti?"Non e' questa una palese violazione del principio di net neutrality di cui tanti parlano in questi giorni?Dove sono i documenti pubblici che descrivono le "nuove e piu' aperte" politiche del Mix per capire come ci si puo' interconnettere? mah..Un altro punto da evidenziare sullo stato dell'informazione, sempre a partire da Annozero di ieri 8 novembre, riguarda la percentuale di spazio che oggi come oggi viene dedicata alla cronaca nera.Non si puo' che convenire che e' la scelta "consapevole" dei responsabili dei mezzi di informazione che vogliono, con questo metodo, occupare spazi trasmissivi e attenzione degli spettatori perche' non sia possibile per questi ultimi venire a conoscenza e riflettere su ben altre notizie tra cui la situazione giudiziaria incompatibile di parte importante dell'establishment di questo paese come quel banchiere che, pur essendo sempre piu' malfamato,  sempre piu' si innalza in posizioni di responsabilita' e di potere!In riferimento al manifesto fraintendimento del diritto di cronaca, devo ricordare quello, che nella mia esperienza personale (siamo o no in un blog..), ha rappresentato il punto di svolta in negativo della informazione televisiva. L'evento che ha sostanzialmente segnato indelebilmente, durante la mia adolescenza, il rifiuto di questa televisione scandalistica e becera.Si tratta della "tragedia" di V_e_r_m_i_c_i_n_o, 1981 ricordate?, e della "diretta" spettacolo che la Rai porto' avanti per ore e giorni speculando, anche e solo inutilmente, sulle spalle di persone che soffrivano per un accidente capitatogli.Da li' in poi, secondo me, e' stata sempre tutta discesa..Non metto neanche un link e volontariamente provo a "offuscare" il nome, perche' mi rifiuto in questo senso di lasciare che internet ne generi l'inevitabile amplificazione.Detto questo, detto tutto..CiaoAndrea