I miei Silenzi

Il mondo celtico


Immaginate di trovarvi in una raduracontornata da maestosi alberi secolari[1],dove la brezza leggera del ventovi porta il profumo della resinae, con le nuvole, disegna simboli antichi. Immaginate di scoprire mille volti amicidi gente mai conosciutache siede attorno ai falò[2]intenta a condividere storie, musica e leggende. Immaginate di vedere un’antica pietra eretta[3]al centro della radura, attorno alla qualesembra di poter scorgere le fate danzare in cerchioe antiche figure di re, guerrieri, elfi[4], troll[5] e druidi[6]avanzare con vesti variopinte e armi scintillanti. Immaginate di udire una dolce melodia d’arpaproveniente dal tocco esperto di un artista-poeta,un bardo d’altri tempi, capace di catturare la vostra fantasiae riempirla di doni. Immaginate migliaia di persone danzarei balli d’Irlanda e di Scozia,ammirare il volteggio dei costumi della Galizia,assistere all’accensione di un enorme fuocoal centro di una vallata circondata da vette imponenti. Immaginate un intero bosco adornato con stoffe colorate,dipinte con simboli e spirali,illuminato ovunque con luci soffusee ricolmo di suoni, canti e tamburi. È questo il risveglio degli uomini d’oggi d’Irlanda e di Scoziache fa rivivere il mondo antico dei Celti,scotendosi tra fuochi, danze e musicasenza il rimpianto degli innumerevoli déi che ivi dimorano.[1] Gli alberi secolari sono le querce.2 I falò sono dei piccoli fuochi da campo.[3] L’antica pietra eretta di cui parlo in questa poesia è la mitica “Stonehenge”, ossia “Tempio di pietra” (in copertina), che è considerata l’esempio più importante del livello raggiunto dai druidi come costruttori di templi. Essa si trova in un punto di passaggio tra la storia e la magia, dove ogni anno migliaia di turisti si sentono attratti dal richiamo misterioso del famoso circolo di pietra. Infatti un esempio è il solstizio d’estate (1° maggio, festa di Beltaine, in Irlanda o di Calendimaggio, in Italia), quando accorrono numerose persone, le quali ritengono l’area un “catalizzatore delle energie solari”. Questo circolo di pietre (cromlech) si trova nella piana di Salisbury (Wiltshire), nel sud dell’Inghilterra. In realtà, della struttura circolare complessiva resta solo un colossale frammento, perché nel Medioevo i monoliti di Stonehenge furono usati per costruire edifici, e sono così andati dispersi. La circonferenza più esterna è un fossato profondo, del diametro di circa 100 metri, che delimita un terrapieno in cui sono stati scavati 56 pozzetti, chiamati Aubrey Holes, “buchi di Aubrey”, dal nome dell’archeologo che li scoprì nel 1666. Procedendo verso l’interno si trovano altre buche, disposte a doppio semicerchio. Da queste si innalzano i poderosi monoliti, ciascuno dei quali pesa dalle 30 alle 50 tonnellate. Il gruppo esterno, chiamato Sarsen Circle, “cerchio di Sarsen”, dal nome della pietra in cui sono stati intagliati i monoliti (si tratta di arenaria grigia, una pietra più dura del granito), ha un diametro di 30 metri circa. Le 16 lastre verticali, alte quasi 6 metri, sono sormontate da 6 architravi. Di altezza doppia sono i triliti (cioè 2 monoliti verticali con un architrave) della struttura più interna, che arrivano a 10 metri di altezza. Tra i due colonnati sono poste le Bluestones, “pietre azzurre”, e al centro della struttura si trova distesa la Altar Stone, “pietra dell’altare”, lunga 5 metri; all’esterno vi sono le Slaughter Stone, “pietra del sacrificio”, di 7 metri e, nel viale di accesso al monumento c’è la Heel Stone, “pietra del tallone”. Quindi si crede che Stonehenge sia costruita ancora prima dell’avvento dei Celti (VIII secolo a.C.). Anche se incompleta, e in buona parte distrutta, la colossale architettura di Stonehenge ha mantenuto il suo fascino intatto attraverso i millenni.[4] Gli elfi sono una razza che è fra la metà di un uomo ed il nano, con orecchie a punta; non si sa, con precisione, quando si è evoluta, ma sicuramente con l’avvento dei Celti, nell’VIII secolo a.C. Gli elfi vivono tuttora anche in Italia, nelle montagne della Toscana, lontani da occhi indiscreti.[5] I troll, secondo le leggende, erano giganti con il corpo ricoperto da cortecce di alberi.[6] I druidi erano dei sacerdoti o stregoni che praticavano dei sacrifici umani e/o animali.