LE SQUAW

SEGNALAZIONI CON LE COPERTE


Presso gli Indiani delle Praterie, la coperta veniva usata comunemente come mezzo di comunicazione, soprattutto per le conversazioni a distanza, come quelle fra un villaggio e l'altro o da una collina alla pianura.Quando l'esploratore giungeva in vista del villaggio ed aveva fatto il suo segnale di richiamo, annunciava l'avvicinarsi del nemico o il prossimo arrivo di una mandria di bufali arrotolando e gettando per aria più volte, con rapido gesto, la coperta, e acchiappandola come fosse una palla. Questo segnale significava " CORRETE".I cacciatori e i guerrieri davano allora mano alle armi, preparandosi alla caccia o al combattimento.Se l'esploratore sventolava la coperta su e giù adagio molte volte, e poi la stendeva per terra e vi saltava sopra, ciò significava, per coloro che stavano di sentinella, che si avvicinava un gran numero di bufali.Allora i cacciatori aspettavano che l'esploratore dicesse loro quanti erano i bufali che stavano arrivando. Se faceva, diciamo, quattrocento metri in una direzione, poi tornava verso la coperta, voleva dire che si avvicinava una mandria sterminata. Ma se faceva solo pochi metri nelle due direzioni, per poi tornare al punto di partenza, voleva dire che aveva avvistato una mandria non troppo numerosa.In ambedue i casi, venivano fatti preparativi - i cacciatori riempivano di frecce le faretre, affilavano i coltelli, raccoglievano legna per il fuoco, in una parola tutti si mettevano in moto.Si usava la coperta anche per dare il segnale di adunata.La si sventolava con un movimento che l'allontanava dal corpo e poi la riavvicinava. L'uomo usava il braccio destro, la donna il sinistro.Si usava il fumo per comunicare a distanza, e nel villaggio c'era sempre qualcuno che stava di sentinella, se si attendevano cacciatori, guerrieri o esploratori.Questa specie di segnalazione, di solito la si cominciava ad usare a due giorni di viaggio da casa.Il fumo significava vittoria, e se una spedizione tornava senza fare segnali di fumo, voleva dire che non c'erano vittorie da annunciare.Dei diversi mezzi di comunicazione, il più spettacolare era costituito dalle pantomime danzate dai campioni della tribù - cacciatori, esploratori, o guerrieri - e dalle danze delle donne, sempre eseguite in omaggio al maschio.Il Lakota era attore nato, e in certi casi dimostrava una meravigliosa abilità nelle rappresentazioni davanti alla tribù.Attento osservatore della vita animale, le sue imitazioni del passo, del modo di procedere e di comportarsi degli animali, risultavano perfette.Mediante movimenti del corpo, espressioni del volto, passi complicati, ornamenti simbolici, e perfino contrazione dei muscoli, le caratteristiche di quel dato animale venivano rappresentate con la massima fedeltà.Quando si imitavano animali come la tartaruga occorrevano, naturalmente, un perfetto controllo dei muscoli ed una sottile forza di suggestione.Ogniqualvolta i campioni delle tribù si riunivano per eseguire le loro danze, era un'occasione per fare gran festa e per rinsaldare i legami sociali. Con la danza, il guerriero rappresentava le sue imprese, l'esploratore le sue avventure, il cacciatore le sue peripezie, e l'uomo di medicina le sue esperienze; perché i racconti, non importa come sono fatti, non mancano mai di deliziare la gente.Inoltre, così si mantenevano vive le memorie tradizionali.Il popolo delle Praterie si è sempre distinto dagli altri popoli indigeni per la maniera espressiva con cui muoveva le mani nel cosiddetto" linguaggio a segni", vale a dire quei gesti usati per comunicare, che hanno tanto spesso incuriosito gli europei.Capo Orso In Piedi, Sioux