FEROCE SALADINOINDIGNAZIONE |
Questo è un blog aperto a tutti coloro che vi vogliono partecipare, dove si può parlare di tutto e dove tutti possono esprimere la loro opinione.
Non sono gradite violenze verbali o offese tra utenti, ma solo una cortese e democratica discussione, con serenità e civiltà.
Un saluto a tutti voi
Forse un mondo onesto non esisterà mai,
ma chi ci impedisce di sognare,
forse se ciascuno di noi prova a cambiare,
forse ci riusciremo.
RITA ATRIA
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
ART.1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. http://www.quirinale.it/qrnw/statico/costituzione/costituzione.htm
ISLANDA - LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA
Da far girare dato che i media nazionali (televisione e carta stampata) ci hanno tenuto all'oscuro ...
NESSUNA NOTIZIA DALL’ISLANDA?
STORIE DI ORDINARIA RIVOLUZIONE…Di Marco PalaNexusedizioni
Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d’oggi? Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall’altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all’unanimità di dichiarare l’insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l’Olanda, forti dell’inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un’assemblea popolare per riscrivere l’intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l’Islanda verso il recente collasso economico.
Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un’altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai “concittadini” islandesi?
Ecco brevemente la cronologia dei fatti:
2008 – A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell’Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.
2009 – A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo – la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) – costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%
2010 – I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.
2011 – A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell’esecutivo. L’Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l’Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un’Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l’attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggior parte delle “linee guida” prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all’approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.
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Post n°53 pubblicato il 09 Novembre 2011 da CercoLei05
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Post n°52 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da CercoLei05
RESTIAMO UMANI Soleterre per la Palestina Si può donare on line attraverso il sito http://www.soleterre.org/, oppure tramite c/c postale 665588 intestato a 'Soleterre ONLUS' specificando la causale PALESTINA. IL PROGETTO Nella Striscia di Gaza i bambini sotto i cinque anni rappresentano circa il 20% della popolazione totale, e le donne rappresentano la metà del popolo palestinese. In generale la scuola materna nella Striscia di Gaza è molto limitata, sopratutto nelle aree del confine. Il quartiere di Rafah, striscia di Gaza, è chiuso su tre lati, a sud dai confini con l'Egitto, a est da Israele e aovest dal Mar Mediterraneo. Nonostante l'importanza dell'istruzione prescolare e dell'analfabetismo femminile sono stati condotti soltanto piccoli progetti nella comunità. Alla luce del quadro di cui sopra, ASWH si impegna a migliorare l'educazione del bambino e la qualità della vita delle donne, attraverso l'approccio dell'empowerment e il rafforzamento delle loro capacità. ASWH sta progettando di istituire un centro nel quale saranno presenti la scuola materna per i bambini sotto cinque anni, la scuola materna e un centro di formazione per le donne analfabete. L'educazione materna e primaria è un aspetto fondamentale per l'apprendimento del bambino e per il suo regolare sviluppo. L'importanza della formazione della scuola materna sta nel fatto che i bambini di ventino più fiduciosi, entusiasti e ambiziosi e che nel futuro possano diventare persone di successo, la scuola materna e primaria inoltre aiuta ad espandere la gamma di esperienze di apprendimento dei bambini. Alcuni bambini in età prescolare e scolare attraverso l’istruzione potranno avere maggiori possibilità nel loro futuro. Contesto organizzativo: ASWH è stata fondata nel 2005 nel quartiere di Rafah, con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione femminile sugli aspetti sanitari e il sostegno psicologico ed economico alle famiglie bisognose. Si trova in Kherbit El Adas (area emarginata) e si occupa dell’istruzione dei bambini aiutandoli nelle attività scolastiche. L'organizzazione ha bilancio finanziario e amministrativo che regolano le attività quotidiane e garantisce che tutti i lavori effettuati siano conformi al piano stabilito. Inoltre, l'organizzazione ha un'efficac sistema di report e monitoraggio che permette di analizzare l'impatto delle singole attività all'interno del progetto. Descrizione del problema: A causa dell'instabilità politica ed economica in tutta la Striscia di Gaza e più in generale nelle aree di confine l'accesso ai servizi completi di formazione è limitato a una parte esigua di popolazione. Vediamo di seguito le più significative cause dirette e indirette. Cause indirette: 1 – Basse se non nulle condizioni socio-economiche a causa del tasso elevato di disoccupazione e povertà 2 – Accelerazione del tasso di matrimoni precoci tra le classi a basso reddito, 3 – L'impatto della cultura tradizionale nelle zone di riferimento verso i temi dell'educazione. Cause dirette: 1 – Il livello di consapevolezza dell’educazione femminile, come anche dell’educazione nelle scuole materne e primarie è molto basso nelle zone di confine 2 – Mancanza di servizi di istruzione per le donne povere 3 – Mancanza di ambiente favorevole per empowerment delle donne e i bambini Gruppo target: donne analfabete e bambini sotto i cinque anni che vivono nelle zone di confine del distretto di Rafah. Obiettivo strategico: Contribuire al miglioramento del livello di istruzione per le donne e i bambini sotto i cinque anni sulle aree di confine. Obiettivi specifici: Creare un centro educativo nel quale ci sarà la scuola materna, primaria e un centro didattico per le donne analfabete. |
Post n°51 pubblicato il 10 Ottobre 2011 da CercoLei05
Pubblicato il rapporto “L’opposizione che salva la maggioranza” L'Associazione Openpolis pubblica “L'opposizione che salva la maggioranza” - Rapporto sul voto in Parlamento nella XVI legislatura. Maggioranza salvata. Il rapporto, attraverso l’analisi di tutte le votazioni elettroniche d’aula, si concentra sulle votazioni con maggioranza salvata, ovvero quelle in cui la maggioranza di Governo è riuscita a far approvare le sue proposte grazie ai voti e alle assenze dei parlamentari di opposizione. In questi casi quindi, se tutti i parlamentari di opposizione fossero stati presenti e avessero votato contro la maggioranza, quest’ultima sarebbe stata battuta nella votazione. Più di un voto su tre. Il non-voto dell’opposizione è talmente ricorrente da assumere un carattere sistemico rispetto l’attività parlamentare. Infatti, finora in questa legislatura su un totale di 14.494 votazioni le situazioni di maggioranza salvata sono state 5.098, ovvero il 35%. Opposizione part-time. Tutti i deputati e i senatori dell’opposizione hanno contribuito almeno una volta a “salvare la maggioranza”, non partecipando al voto. Se li mettiamo in classifica, risaltano nelle prime posizioni i nomi dei segretari di partito: alla Camera, Bersani è primo (2.306 salvataggi), Di Pietro è terzo (2.019 salvataggi) e Cesa è quattordicesimo (1.437 salvataggi) mentre al Senato, Bonino è prima (1.331 salvataggi). Le leggi. Molti provvedimenti sono stati approvati anche grazie alle assenze dell’opposizione nelle votazioni finali. Quei voti cioè che rappresentano un passaggio decisivo nell’iter di approvazione di una legge perché consentono al provvedimento di passare all’altro ramo del Parlamento o di diventare legge. Fra i più significativi: Salvataggio Alitalia, Contrasto immigrazione clandestina, Rifiuti in Campania, Riforma Brunetta della Pubblica amministrazione, Terremoto in Abruzzo e Scudo fiscale. CHE NE PENSATE? Per approfondimenti: http://maggioranzasalva.openpolis.it/ |
Post n°50 pubblicato il 10 Ottobre 2011 da CercoLei05
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Post n°49 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da CercoLei05
La siciliana ribelle (2008) Il 5 novembre 1991, Rita Atria, 17 anni, denuncia gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi. Minacciata, fugge a Roma sotto l'ala protettiva di Paolo Borsellino. La strage di via D'Amelio mette Rita di fronte alla dismisura della sua battaglia. Questa sera RAITRE manda in onda un film a lei dedicato. 26 luglio 2011 - 19 anni fa si tolse la vita Rita Atria, sette giorni dopo la morte del giudice Paolo Borsellino. Fu la sua tragica reazione all’assassinio di chi l’aveva ascoltata e aiutata a passare dalla voglia di ‘vendetta’ contro chi le aveva ammazzato il padre e il fratello al desiderio di ‘giustizia’. Una giovane donna coraggiosa, che ha sfidato Cosa nostra e la sua stessa famiglia. Si è tirata fuori dall’asfissia mafiosa collaborando con la giustizia. Ha perso i suoi affetti. E’ stata costretta a vivere isolata, protetta da uno Stato che si è dimostrato incapace di tutelarla. Ma non è mai tornata indietro nella sua scelta di legalità e giustizia. Rita, “Rituzza” come veniva chiamata, è morta sola. Ha deciso di togliersi la vita pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio a Palermo. Con Paolo Borsellino aveva stretto un rapporto umano, molto stretto. Il magistrato palermitano era diventato per Rita un appoggio, un punto di riferimento. Con la morte di Boorsellino Rita è sprofondata nella soluti dine in una città, Roma, dove non poteva avere alcun legame. Il 26 luglio del 1992 Rita decise di farla finita. Fu una sconfitta per lo Stato incapace di proteggere una ragazza innamorata della giustizia. "Rita, non t'immischiare, non fare fesserie" le aveva detto ripetutamente la madre, ma, Rita aveva incontrato Paolo Borsellinoun uomo buono che le sorride dolcemente, e lei parla, parla…racconta fatti. Fa nomi. Indica persone, compreso l'ex sindaco democristiano Culicchia, che ha gestito e governato il dopo terremoto. "Fimmina lingua longa e amica degli sbirri" disse qualcuno intenzionalmente, e così al suo funerale, di tutto il paese, non andò nessuno. Non andò neppure sua madre... |
Inviato da: alexpix1975
il 26/07/2014 alle 20:59
Inviato da: dueoreper1Nick
il 02/12/2012 alle 01:42
Inviato da: ilmionuovokarma
il 14/11/2012 alle 19:21
Inviato da: dueoreper1Nick
il 10/11/2012 alle 11:57
Inviato da: dueoreper1Nick
il 10/11/2012 alle 11:54