INDONESIANDO

VIAGGIO VERTICALE


Ho sempre viaggiato vagabondando come una trottola, in preda agli eventi, leggera come le foglie al vento. Con quella vibrante emozione di avventura mista a paura per l'ignoto. Questa volta, in questo viaggio ho dovuto stare "ferma". Ho dovuto impormi di non spostarmi. Avevo bisogno di tessere legami e relazioni utili per la mia ricerca. All'inizio ho fatto molta fatica. Poi, un giorno, ho avuto questa immagine, di due differenti modi di viaggiare. Uno orizzontale, attraverso i luoghi, i mezzi di trasporto e continui spostamenti. L'altro verticale, attraverso le persone, i loro mondi interiori e una continua reciproca conoscenza. Viaggiare appartiene a criteri concettuali non identificabili in modalità uniche e uguali per tutti. Scoprire che potevo sentirmi muovere e scoprire nuovi orizzonti anche stando solo e sempre nello stesso posto, con le stesse persone, per me è stato rivoluzionario. Perchè poi senti che sondi altri universi, quelli dell'anima e della profondità, e forse il viaggio sta proprio li.Spostarsi dentro gli altri. Farli entrare dentro di te, fargli posto. Scoprire che ne hai tanto!