TRA SOGNO E REALTA'

l’être


...In un film il tempo ha un valore particolare, tu cerchi di concentrare tutto nel momento in cui la macchina è in funzione. Quello che succede prima e dopo non conta nulla. Il tempo è come un’esperienza nuova, non ci sono estremi tutto conta ed ha un valore particolare.....Egli non è più della terra ma permane in quale luogo? Esisterà davvero un luogo per i Santi? Dio esiste...l’universo è stato creato da lui? E a chi serve l’universo? Se il genere umano, se l’umanità scomparisse, l’universo sarebbe inutile?O forse ha una funzione al di là dell’esistenza degli uomini? Noi...noi vogliamo imitare Dio, perciò esistono gli artisti. Gli artisti vorrebbero ricreare il mondo, come fossero piccoli dei. E fanno una serie...fanno un continuo ripensare sulla Storia, sulla vita, su tutto quello che succede quaggiù o su tutto quello che la gente creda sia successo, perché crediamo, si perché crediamo, alla fin fine, noi crediamo nella memoria. Perchè tutto è passato. E chi ci garantisce che ciò che immaginiamo sia passato, sia passato realmente?A chi dovremmo chiedere? Questo mondo, questa supposizione allora è un’illusione. La sola cosa vera è la memoria, ma la memoria è un’invenzione. In fondo la memoria, intendo dire nel cinema, nel cinema la cinepresa può fissare un momento, ma quel momento è già passato (morte al lavoro). In fondo quello che fa il cinema è far rivivere il passato di quel momento. E abbiamo la certezza che quel momento sia esistito al di fuori della pellicola? O la pellicola è la garanzia dell’esistenza di quel momento? Non lo so. O diciamo che ne so sempre di meno...Viviamo insomma in un dubbio permanente. Per il momento viviamo con i piedi per terra, mangiamo, gustiamo la vita....Manoel de Oliveira