la follia di un uomo

Catari e valdesi


Il movimento dei catari, nato in Francia meridionale, si diffuse rapidamente nelle aree limitrofe: Fiandre e Lombardia. Essi credevano che il mondo fosse dominato dal male, contrapposto al bene di Dio: rifiutavano perciò ogni rito che utilizzasse i prodotti del mondo e ogni cibo che fosse generato da un atto sessuale, oltre che negare l'incarnazione di Cristo. Suddividevano la loro comunità in "perfetti" che vivevano ripudiando i beni materiali, e in semplici "credenti" che non potevano pregare e ma solo affidarsi a un percorso di iniziazione; la gerarchia era composta da diaconi, presbiteri e vescovi.Nel 1173, invece, Pietro Valdo, un ricco mercante, da cui ebbe origine il movimento dei valdesi, aveva cominciato la sua attività di predicatore in un piccolo centro urbano come Lione. Il movimento predicava le sue dottrine, prive di elementi teorici di conflitto con la Chiesa ma basate su una lettura non culturalmente preparata delle Scritture. La predicazione di Valdo ebbe un successo straordinario. Comunità valdesi nacquero presto in Germania, Spagna, Provenza, Italia, anch'esse organizzate secondo la distinzione tra "perfetti" e "amici" e secondo i tre gradi dell'ordine.Al di là delle differenze sul piano dottrinale, questi movimenti erano accomunati da un identico tentativo di vivere in comunità animate da uno spirito di autentica fratellanza che (come più tardi Lutero) credevano di rintracciare nel Cristianesimo delle origini. Proprio in virtù di tale spirito egualitario, tuttavia, inevitabilmente si ponevano in aperto contrasto con la rigida, gerarchica struttura sociale che la società medievale si era data.